REGGIO EMILIA – Al Capannone 19 del Tecnopolo si è svolta una delle tappe della settima edizione del laboratorio Bellacoopia University organizzato da Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con Unimore. Un percorso per studenti universitari alla scoperta dell’impresa cooperativa e della redazione di progetti innovativi.
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“Sono 100 gli studenti che partecipano al laboratorio di oggi e provengono da diversi dipartimenti universitari – introduce così questa giornata Daniela Cervi, responsabile del progetto Bellacoopia University – Lavoreranno su progetti d’impresa affiancati da 9 cooperative e quindi ogni cooperativa ha una decina di ragazzi come gruppo di lavoro e costruiranno insieme, partendo da bisogni e idee, dei progetti d’impresa da realizzare in forma cooperativa”.
Ai nostri microfoni anche Valentina Bertini, una studentessa che prende parte al laboratorio: “Oggi stiamo mettendo insieme tante idee per trovare delle risposte e delle soluzioni a dei quesiti che ci stanno proponendo le aziende che partecipano a Bellacoopia, per avere proposte innovative per il territorio, soprattutto tenendo presente la condivisione, che ritengo sarà l’approccio del futuro”.
Il conduttore del laboratorio di oggi, il prof. Matteo Vignoli, approfondisce il tema trattato con i ragazzi: “Oggi lanciamo il seme dell’innovazione, nel senso che insegniamo ai ragazzi che innovare è uno sforzo cooperativo. Devono mettere insieme tutto quello che sanno e sfidare le imprese per produrre qualcosa di nuovo. L’innovazione è questa, capire qual è il valore e produrre qualcosa che serve ed è utile al mercato”.
L’ultimo intervento per noi è quello di Matteo Pellegrini di Legacoop, che ha il compito di supportare gli studenti nella redazione del business plan del loro progetto: “Il nostro ruolo è accompagnare i ragazzi per capire se quella che è un’idea o una suggestione, possa poi avere una concreta attuazione anche da un punto di vista numerico e li accompagneremo nella costruzione del piano economico e finanziario, li aiuteremo a capire se c’è un mercato per quelle che sono le loro idee”.
Laura Chiari
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