REGGIO EMILIA – La guardia di finanza reggiana ha smascherato 24 persone che hanno indebitamente percepito il reddito-pensione di cittadinanza beneficiando, tra l’altro, di esenzioni non dovute in materia di ticket sanitari.
In particolare, i finanzieri della tenenza di Guastalla hanno scoperto nei comuni di Boretto e Gualtieri tre cittadini italiani che, dichiarando il falso, sono riusciti a ottenere l’erogazione del reddito. Le irregolarità hanno riguardato, nello specifico, l’omessa comunicazione di un patrimonio mobiliare superiore a 30mila euro oltre a false attestazioni sulla composizione del nucleo familiare.
Ulteriori posizioni irregolari sono poi state individuate, in tema di erogazione della cosiddetta “pensione di cittadinanza”, nei comuni di Luzzara, Novellara e Boretto: in questo caso risultano coinvolti altri tre italiani e due stranieri, che hanno fornito dati non veritieri per raggiungere così i requisiti necessari a inoltrare la richiesta. In particolare, hanno omesso di comunicare l’esatta composizione del nucleo familiare, dei redditi evasi oltre alla variazione dello stato lavorativo dopo aver avviato un’attività d’impresa.
I casi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e segnalati alla direzione provinciale dell’Inps per l’immediato blocco del beneficio ancora da riscuotere, per circa 15 mila euro, oltre al recupero delle somme già indebitamente incassate (oltre 43mila euro).
Sempre i militari della tenenza di Guastalla hanno infine scoperto altre posizioni che comportavano l’indebita esenzione dal pagamento del ticket sanitario per oltre 4mila euro per prestazioni mediche e acquisto di farmaci da parte di 16 persone residenti a Brescello, Reggiolo, Boretto, Novellara, Gualtieri e Luzzara. Tutte le posizioni sono state segnalate al competente ufficio dell’Ausl di Reggio Emilia per dare il via all’azione di recupero delle somme evase.
Servizio Tg di Cristiana Boni
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