REGGIO EMILIA – Il primo bando urgente, quello di metà maggio, era andato deserto. La proroga pure. Si era deciso di proseguire con le forze in campo nei reparti, in attesa di capire come procedere. Poi c’era stato il secondo bando, quello del 5 agosto, con un’altra proroga che ha portato a oggi e a ottime notizie: cinque cooperative hanno presentato le proprie offerte nell’ambito dell’appalto dell’Ausl di Reggio che mira a far fronte alle carenze di organico nei pronto soccorso, reperendo medici a chiamata. Si tratta di realtà che arrivano da fuori provincia e anche da fuori Regione.
Nessuno, quindi, dei quattro lotti in cui questo secondo bando era stato suddiviso è rimasto scoperto. Quattro lotti, perché l’appalto ha differenziato l’offerta per i pronto soccorso di Scandiano e Correggio, chiusi da un anno e mezzo e che si vogliono riaprire, e l’offerta per gli altri reparti di emergenza-urgenza del territorio, come ad esempio la richiesta di doppi turni al Santa Maria Nuova. Tre di queste cinque offerte sono giunte per i pronto soccorso chiusi.
“Una buona notizia, adesso vediamo come proseguirà l’iter”, il commento del direttore generale dell’Ausl Cristina Marchesi. Iter che non è per nulla concluso: la prossima settimana verranno aperte le buste, verranno vagliate le offerte dal punto di vista tecnico ed economico, e poi partirà la procedura che sfocerà nell’assegnazione a più realtà, a seconda dei lotti di cui dicevamo. L’importo di questo appalto è doppio rispetto a quello di maggio: 1 milione e 425mila euro per sei mesi, con la possibilità di prolungare per altri sei.
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