REGGIO EMILIA – Il Festival Aperto torna ad accogliere, mercoledì 22 ottobre alle 20.30 al Teatro Municipale Valli, Aterballetto con tre coreografie (Diego Tortelli, Angelin Preljocaj e Crystal Pite) in una unica serata.
In Glory Hall i 16 danzatori di Aterballetto si muovono in uno spazio nero ma mai realmente oscuro. La coreografia si sviluppa come un rito estatico dove sensualità e spiritualità profana si intrecciano, creando un gioco continuo tra piacere, virtuosismo e la ricerca di una personale versione di gloria. In Glory Hall tutto è possibile: la musica guida in un crescendo di armonia e trasgressione, per un’estasi che non conosce confini, tra sonorità rock e melodie sinfoniche.
In Reconciliatio, di Angelin Preljocaj, il duetto prescelto per raccontare il tema della riconciliazione è tratto da Suivront mille ans de calme (Seguiranno mille anni di calma), un lavoro caratterizzato da una vena poetica e impressionista, ispirato a una lettura assidua ma non letterale dell’Apocalisse. Per Angelin Preljocaj nello spettacolo originale – e tantomeno in questo duetto femminile – non vanno ricercati quindi riferimenti puntuali al testo di San Giovanni. Si tratta invece di rivelare, svelare e mettere in evidenza elementi presenti nel nostro mondo, ma sottratti ai nostri sguardi. E nella delicata relazione tra le protagoniste di Reconciliatio emergono – visibili e invisibili – i temi ai quali facciamo riferimento.
Crystal Pite, in Solo Echo si ispira a due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e alla poesia “Lines for Winter” di Mark Strand. Come nella poesia di Strand, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.