CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Il vecchio ponte sul torrente Tresinaro a San Donnino non c’è più. E’ stato sostituito dal nuovo ponte, i cui lavori sono stati da poco ultimati. Sono in fase di completamento i raccordi stradali con la viabilità esistente e il cantiere dovrebbe chiudere i battenti a fine gennaio.
L’insieme delle opere è costato circa un milione e mezzo, finanziato con fondi statali e regionali e contributi dei due comuni confinanti. Il nuovo manufatto collega via Franceschini, a Casalgrande, con via Madonna di Corticella, nel comune di Reggio. In occasione delle piene, tronchi e rami trasportati dalla corrente formavano una diga fermandosi contro le pile di sostegno del ponte abbattuto, col rischio di un sormonto degli argini. Tutte le volte che il corso d’acqua si ingrossava era necessario l’intervento di mezzi meccanici per la rimozione degli ostacoli. Questo pericolo ora non c’è più.
L’autunno e la siccità non hanno portato piene importante nel torrente, ma l’evento è sempre possibile. Gli argini da tenere sotto osservazione sono all’altezza di Corticella. Uno studio su una piena cinquantennale mostra che l’alluvione investirebbe la frazione di Corticella e si dirigerebbe poi verso Rubiera, arrivando ad allagare buona parte della zona industriale a sud della via Emilia. Per questo, la Protezione civile si è dotata di barriere mobili della lunghezza di 400 metri, capaci di alzare gli argini nei punti più esposti. Nell’ottobre scorso il loro utilizzo è stato sperimentato nel corso di un’esercitazione che ha coinvolto centinaia di volontari e personale delle istituzioni.
Intanto, interventi di sistemazione delle arginature sono stati effettuati anche nel comune di Scandiano e a Rubiera nella parte terminale del torrente, che va a sfociare nel Secchia. Lo zoccolo dell’argine è ora formato da grossi macigni in grado di evitare smottamenti.
Gian Piero Del Monte
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