REGGIO EMILIA – Meno morti, meno feriti e meno incidenti, ma c’è poco da esultare perché le vittime degli incidenti stradali restano troppe, un prezzo inaccettabile per le famiglie coinvolte e per tutta la comunità. In Emilia Romagna gli incidenti nel 2024 sono stati 16758 con 21632 feriti e 273 morti, contro i 352 del 2019, l’anno peggiore. Rispetto al 2023 ci sono stati 6 decessi in meno ma il numero di incidenti e feriti è rimasto stabile, seppur in lievissimo calo.
A certificarlo sono i dati raccolti e validati dall’Istat, ed elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione. Andamento in linea con quello regionale anche a Reggio dove gli incidenti complessivi lo scorso anno sono stati 1737, con 25 decessi e 2279 feriti. Dieci morti in meno rispetto al 2022, l’anno peggiore, ma solo uno in meno rispetto al 2023 e 6 in più del 2020 quando il Covid ridusse le vittime della strada.
Stabile, invece, il numero complessivo di incidenti e di feriti. 8 sono i decessi riferiti al capoluogo, dove gli incidenti, nel 2024, sono stati 839 e i feriti 1077, un dato peggiore rispetto all’anno precedente quando i morti erano stati 5 e i feriti 1058.
Distrazione, mancato rispetto della precedenza e alta velocità sono le tre principali cause di incidente, secondo l’elaborazione dell’Osservatorio regionale per l’educazione stradale. Le strade più a rischio restano quelle extraurbane dove a fronte di un minor numero di incidenti sia è registrato il 58% dei decessi. 58 sono anche i motociclisti morti, unico mezzo di trasporto che registra un aumento delle vittime rispetto all’anno precedente. Analizzando i dati reggiani, le vie cittadine si confermano le più a rischio di incidenti con 1236 sinistri e 16 decessi, tra strade urbane, provinciali e statali in un tratto all’interno del centro abitato. 9 i decessi sulle strade extraurbane, nessuno in autostrada. Delle 25 vittime complessive nel reggiano nel 2024, 19 erano conducenti del mezzo incidentato.
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