REGGIO EMILIA – No all’estradizione di Julian Assange: l’appello arriva anche dalla nostra città e dal neo-costituito movimento per la libertà del giornalista australiano d’inchiesta che, attraverso il sistema di raccolta di dati secretati Wikileaks, ha pubblicato notizie relative alle guerre in Afghanistan e Iraq e alle ombre sull’operato degli Stati Uniti. Il presidio si è svolto in piazza Prampolini, in concomitanza con quello che si è tenuto davanti alla sede della Rai a Roma.
“E’ un evento estremamente grave che in una prigione europea come quella dell’Inghilterra sia stata messa in un carcere di massima sicurezza una persona che non ha fatto niente di grave, ma solo diffuso cose vere”, le parole di Paola Mistrali del movimento Free Assange Reggio Emilia. L’Alta corte di Londra ha concesso l’estradizione agli Stati Uniti, manca solo la firma della ministra dell’Interno inglese, Priti Patel. Il movimento ha diffuso un link per chi vuole manifestare il proprio dissenso ed è sceso in piazza nel giorno dedicato alla libertà di stampa, che “mai è stata così offesa come con Assange, che da quando ha denunciato i crimini degli Stati Uniti nella guerra in Afghanistan non ha avuto più pace”, ha affermato Marga Maria Venturi, anche lei del movimento locale.
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