REGGIO EMILIA – Anche nella nostra città si firma per la proposta di legge regionale sul suicidio assistito. L’obiettivo della raccolta, promossa dall’associazione Luca Coscioni, è di arrivare a 5mila firme di residenti in Emilia Romagna. E’ iniziata da 3-4 settimane e proseguirà ancora per 5 mesi: al momento sono state depositate 2.500 firme.
Spiega il consigliere regionale Federico Amico: “I consiglieri regionali così come i consiglieri comunali hanno il compito formale di autentica dopo di che sarà l’ufficio della consulta di garanzia statutaria della regione, che ha già validato il testo di legge, a consegnarci i tempi per l’approvazione”. La richiesta del suicidio assistito, legalizzata nel 2019, è possibile nei casi in cui la persona sia in grado di intendere e volere, abbia una malattia mortale o non curabile e che provochi grosse sofferenze fisiche o psichiche. Manca però un sistema che garantisca l’attuazione della procedura.
Aggiunge l’attivista Claudia Crivellaro: “La prima cosa che serve è una commissione etica volta a stabilire se la persona che fa richiesta rientri effettivamente nei parametri, servono un farmaco e il medico. In più serve che la regione si assuma con il Servizio Sanitario Nazionale le spese di tutto questo”.
Nelle prossime settimane i cittadini potranno continuare a depositare le firme negli appostiti banchetti allestiti in centro storico: tra le tappe ci saranno via Crispi, piazza Prampolini e piazza Fontanesi. Afferma Mariafrancesca Sidoli, assessore al Centro storico: “Sabato mattina per tutto il mese di maggio ci trovate in centro storico per la raccolta di firme. E’ un momento molto importante di presenza della cittadinanza verso un tema emergente di cui bisogna occuparsi”.
Negli stand sarà possibile ricevere informazioni anche sul testamento biologico, un argomento ancora poco noto ma di estrema importanza. Conclude Claudia Crivellaro: “Se vogliamo poter decidere fino alla fine anche su questo argomento, bisogna firmare le disposizioni sul fine vita. I moduli sono in Comune, c’è un servizio apposta anche al Core. Siamo anche a disposizione con il numero bianco dell’associazione che dà tutte le informazioni sia mediche che legali”.
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