BOLOGNA – Emilia-Romagna pronta: argini, strade, frane, interventi urgenti da realizzare per 1,9 miliardi di euro. Irene Priolo, assessore alla Protezione civile spiega: “Massima collaborazione istituzionale, ma non c’è tempo per ulteriori rinvii. Ci vogliono i fondi per concludere gli interventi in corso e avviarne altri urgenti. Così come servono le risorse per i cittadini e le imprese che hanno subito danni ingenti. Noi siamo già operativi dal 2 maggio. Senza i finanziamenti, i cantieri si fermano”. La Regione ha inviato oggi la rielaborazione del pacchetto di interventi più urgenti volti al ripristino delle infrastrutture strategiche, che complessivamente vale 1,9 miliardi. L’obiettivo è stabilire le priorità di esecuzione delle opere in particolare su fiumi e viabilità. “Al momento – dice Priolo- le uniche risorse certe sono solo 30 milioni di euro attribuiti con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ma abbiamo cantieri in corso per 521 milioni di euro e altri urgenti da realizzare entro i prossimi nove mesi per 574 milioni. Anche se la procedura che ci hanno chiesto è inusuale ci siamo adoperati perché non abbiamo più tempo da perdere. Abbiamo cantieri che si stanno fermando, aziende che hanno bisogno di essere pagate e una regione da mettere in sicurezza. Sono trascorsi quasi due mesi e abbiamo bisogno che il Governo adotti un decreto a carattere pluriennale il prima possibile”. Per quanto riguarda i rimborsi ai cittadini, sono partite le procedure per erogare gli anticipi da 3mila euro a luglio, che trovano copertura nei 200 milioni stanziati con il DL 61, ma siamo ancora a una cifra lontanissima dalla copertura dei danneggiamenti. Sul fronte delle imprese invece, al momento non c’è neanche lo stanziamento per i primi ristori e anche in questo caso, ancorché anomalo, lunedì presenteremo una proposta sui criteri per poter attribuire almeno i primi 20mila euro. Il Governo nel DL 61 ha deciso di finanziare situazioni collaterali, come la cassa integrazione o la dilazione dei termini di pagamento, ma non c’è nulla per i danneggiamenti”.
L’elenco puntuale degli interventi urgenti da realizzare entro l’autunno è stato condiviso nei giorni scorsi con tutti i soggetti attuatori: Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, enti locali, Consorzi, Aipo, gestori dei servizi pubblici. A distanza di una settimana il fabbisogno complessivo è passato da 1,8 a 1,9 miliardi di euro (1.933.048.737,35), così suddivisi:
totale opere ultimate: 16.149.905,60 euro
lavori in corso: 507.006.385 euro
ulteriori opere da avviare e rendicontare entro dicembre 2023: 312.512.160 euro
interventi da attivare e rendicontare entro aprile 2024: 262.265.048,91 euro
interventi da attivare nel 2024 e che saranno rendicontati oltre aprile 2024: 835.115.236, 66 euro