REGGIO EMILIA – Ammontano complessivamente a quasi 19 milioni di euro i soldi che, tra lasciti e donazioni, privati, aziende e associazioni dal 2020 ad oggi hanno donato alla sanità reggiana. Per quanto riguarda le donazioni l’anno boom è stato il 2020, anno dell’emergenza pandemica, quando l’Ausl di Reggio ha ricevuto in totale circa 10 milioni di euro: 6 milioni e 600 mila in denaro e oltre 3 milioni in attrezzature. Soldi che in quel momento “risultarono fondamentali”, dice il direttore amministrativo Davide Fornaciari.
Dal 2021 le donazioni si sono poi assestate su circa 2 milioni di entrate all’anno. Un capitolo a parte sono i lasciti ereditari dei privati cittadini che consegnano alla sanità contanti, immobili e titoli. L’ultimo lascito a novembre è stato di un reggiano che tramite il notaio ha devoluto 85mila euro in contanti. Il più consistente del 2023 è stato di un altro reggiano per 615mila euro . Si tratta spesso di ex pazienti che vogliono testimonare gratitudine a chi li ha curati o ha curato un famigliare. Riconoscenza che si trasforma in aiuto concreto e in un circuito virtuoso. “Con i fondi presto acquisteremo per il Santa Maria Nuova il primo robot chirurgico” spiega Fornaciari.
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