REGGIO EMILIA – Appuntamento con il grande cinema questa sera, mercoledì 21 febbraio all’Olimpia di Reggio Emilia (via Tassoni 4). Saranno presenti il regista Saverio Costanzo e l’attrice Alba Rohrwacher in occasione dell’uscita di “Finalmente l’alba”, film liberamente ispirato al delitto Montesi, che risale all’aprile del 1953 e che rappresentò, per l’Italia, il primo caso di assassinio mediatico. Proiezione alle ore 21. Costanzo e Rohrwacher saranno in sala al termine della proiezione per un dibattito con il pubblico; modera l’incontro Benedetta Bragadini, giornalista e critica cinematografica.

Il film – che è stato presentato la prima volta alla mostra del cinema di Venezia e che segna il ritorno al cinema di Costanzo dopo la fortunata serie L’amica geniale – è ambientato nella Roma degli anni Cinquanta. La diciottenne Mimosa si reca a Cinecittà con la sorella per partecipare ai provini delle comparse di un kolossal americano girato all’epoca della Hollywood sul Tevere, e a sorpresa viene scelta per un ruolo minore. La star del film prende a cuore l’innocenza della ragazza e la sua estraneità a quel mondo di finzione, e trascina Mimosa con sé in una notte brava attraverso i luoghi della “dolce vita” romana, fra attori hollywoodiani e faccendieri che ronzano attorno al microcosmo del cinema. La ragazza viene catapultata suo malgrado, ma non senza momenti di euforia, in un universo privo di regole (e di scrupoli) animato da narcisismi e rivalità, ma anche da una fame di vita che vede nella nuova arrivata una fonte di linfa vitale. Arriverà l’alba a concludere questa rocambolesca avventura notturna?

“Inizialmente volevo scrivere un film sull’omicidio della giovanissima Wilma Montesi, avvenuto nell’aprile del 1953 e che rappresentò per l’Italia il primo caso di assassinio mediatico. La stampa speculò sulla vicenda, che coinvolgeva personalità della politica e dello spettacolo, e nel pubblico nacque un’ossessione che presto diventò indifferenza. Dalle cronache scomparve la vittima per fare posto alla passerella dei suoi possibili carnefici – così Saverio Costanzo – Poi, come accade spesso scrivendo, l’idea iniziale è cambiata e piuttosto che far morire l’innocente ne ho cercato il riscatto. Mi piace infatti pensare che Finalmente l’alba sia un film sul riscatto dei semplici, degli ingenui, di chi è ancora capace di guardare il mondo con stupore. La protagonista Mimosa è un foglio bianco, su cui ognuno dei personaggi in cui s’imbatte scrive la sua storia, senza paura di essere giudicato.
Mimosa è una ragazza semplice, una giovanissima comparsa di Cinecittà che nella Roma degli anni 50 accetta l’invito mondano di un gruppo di attori americani e con loro trascorre una notte infinita. Ne uscirà diversa, all’alba, scoprendo che il coraggio non serve a ripagare le aspettative degli altri, ma a scoprire chi siamo”.














