REGGIO EMILIA – Il prossimo luglio torneranno in città i Giochi del Tricolore. “Per l’occasione, avremo una delegazione da Zaporizhzhia, uno dei luoghi di cui sentiamo parlare oggi ogni nei telegiornale per la guerra in corso in Ucraina. Ci racconteranno come si continua a fare sport sotto i bombardamenti”, le parole di Paolo Manelli, direttore dei Giochi.
Una delegazione dalla città che ospita la più importante centrale nucleare dell’Ucraina, uno dei luoghi emblematici della guerra. La squadra di pallamano di Zaporizhzhia è stata invitata a Reggio il prossimo luglio, dal 24 al 30, in occasione della settima edizione della kermesse. E’ una delle novità simbolicamente più significative di questa edizione. L’ultima si era tenuta nel 2018 e lo scorso anno l’appuntamento era stato rinviato vista la situazione Covid.
La macchina organizzativa è in piena attività, anche se il quadro dei partecipanti non è ancora definito perché le iscrizioni sono ancora aperte: “Per ora, abbiamo un migliaio di atleti iscritti”, ha aggiunto Manelli”. All’edizione precedente avevano preso parte 3mila atleti, dagli 11 ai 17 anni; 30 le discipline praticate, 15 le nazioni rappresentate tra cui Cina, Stati Uniti, Sudafrica, Mozambico, Palestina. Il Comune ha stilato un budget di circa 600mila euro, di cui almeno la metà derivanti da sponsorizzazioni: “E’ ridotto rispetto alla precedente edizione, che poteva contare su di un importante finanziamento europeo; tuttavia, abbiamo deciso di puntare molto su questa manifestazione che non ha un valore solo sportivo, ma anche sociale e culturale” ha detto il sindaco Luca Vecchi.
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