REGGIO EMILIA – L’istituto tecnico agrario Antonio Zanelli aumenterà la presenza di vitigni autoctoni all’interno della propria azienda. E’ questo il progetto supportato dal consorzio per la promozione del marchio storico dei vini reggiani, che ha finanziato l’iniziativa già avviata.
Sono settanta le varietà prese in considerazione, che saranno poi messe a dimora e studiate nel corso dei prossimi anni: l’obiettivo è conservare le specie che erano a rischio estinzione, farne una banca dati scientifica, valutarne le reazioni alle malattie e ai cambiamenti climatici.
A causare molti problemi al settore vitivinicolo è la Flavescenza Dorata, fitoplasmosi che s’insedia nella vite e i primi effetti visivi si possono vedere anche dopo un anno. Il consorzio fitosanitario di Modena e Reggio Emilia è al lavoro insieme alla Regione per cercare di ridurre il più possibile l’impatto di questa malattia che, se colpisce la pianta, comporta l’immediato estirpo della vite.
E’ stata l’occasione per analizzare da vicino le attività del consorzio per la promozione del marchio storico dei vini reggiani, che entro fine anno potrebbe confluire all’interno del consorzio di tutela Lambrusco Doc pur conservandone l’identità. Proprio il vino, che è tra i simboli enogastronomici del nostro territorio, nel 2022 ha visto un calo delle vendite e questa situazione è monitorata dagli esperti del settore.
Occhi puntati anche sul Consorzio Vini Emilia IGT e le numerose novità che saranno presentate nell’assemblea che si terrà il 18 maggio. Agri7 va in onda ogni sabato alle 21 e la domenica in replica alle 11.
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