REGGIO EMILIA – Con una nostra troupe siamo andati oggi al parco lungo il Crostolo dove abbiamo raccolto le voci allarmate di alcune frequentatrici abituali dell’area.
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“D’ora in poi non verrò più da sola qui, ho paura“, dice una giovane donna ai nostri microfoni.
 Un’area verde che costeggia il Crostolo e comprende un percorso ciclo-pedonale della lunghezza di oltre 6 chilometri. Un’area frequentatissima, soprattutto nel tardo pomeriggio, ma anche nelle ore mattutine. Una risorsa molto apprezzata e molto battuta dai reggiani anche e soprattutto, in questi ultimi mesi di restrizioni e di divieti agli spostamenti.
La notizia degli episodi su cui stanno indagando le forze dell’ordine è stata accolta con molta apprensione dalle donne che sono solite percorrere l’area per passeggiate o jogging.
 “Io vengo qui tutti i giorni – dice una ragazza – e mi capita sistematicamente di ricevere apprezzamenti di un certo tipo, è molto fastidioso e a farli sono soprattutto adulti”. Un’altra ragazza mostra una bomboletta di spray urticante tenuto a portata di mano per autodifesa.
Nel luglio del 2018 fece scalpore l’episodio di una violenza sessuale subita da una 24enne in un’area verde di via Petit Bon, in città, vicino allo stadio del baseball. La ragazza stava facendo una passeggiata, in pieno giorno. Per quel fatto venne arrestato un 25enne ucraino poi condannato a 7 anni di carcere.
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