REGGIO EMILIA – Ridurre le perdite idriche al 20% a livello di gruppo e al 15% in provincia di Reggio: è l’obiettivo che Iren punta a raggiungere nel 2030 per contrastare un fenomeno che è causa di seri problemi ambientali. Secondo il report dell’Istat diffuso poche settimane fa, nel 2022 a livello nazionale il 42,4% dell’acqua immessa in rete andava perduta. Il dato del gruppo Iren è sensibilmente migliore: il 31,2%, ridotto al 30% nel 2023.
Ma le differenze territoriali sono notevoli, anche all’interno dello stesso gruppo. Le perdite idriche nel 2022 erano pari al 37,1% a Parma, ma scendevano al 22,4% a Piacenza. In provincia di Reggio si attestavano al 23,5% e l’anno scorso sono ulteriormente scese al 21,9%. Nel comune capoluogo la percentuale è del 18,9%. Il 2030 però non è lontano ed è necessario investire in modo massiccio sulla manutenzione e sul rinnovo delle reti per raggiungere gli obiettivi prefissati. E’ quello che si sta facendo, con risultati già tangibili. In tre anni, fra il 2020 e il 2022, la quantità di acqua immessa in rete da Iren è diminuita di 13 milioni di metri cubi. In provincia di Reggio il calo è stato di quasi 2 milioni, scendendo sotto la soglia dei 44 milioni di metri cubi.
Solo nel 2022 nella nostra provincia sono stati investiti 35 milioni di euro per la posa di nuove condotte e per la manutenzione dei 5mila chilometri della rete acquedottistica e fognaria. Senza dimenticare che più di dieci anni fa, nel 2012, le perdite di rete nel Reggiano erano pari al 20%.
Acqua, risorsa preziosa: gli investimenti riducono le perdite. VIDEO
24 aprile 2024In tre anni la quantità di acqua immessa in rete da Iren è diminuita di 2 milioni di metri cubi nella nostra provincia e di 13 a livello di gruppo. L’anno scorso le perdite di rete sono state ridotte al di sotto del 22%.