REGGIO EMILIA – Nell’anno che si è appena concluso, l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 12,5%, ma il 2024 è stato soprattutto l’anno delle banche, perché il rialzo dei tassi ha messo le ali ai profitti degli istituti di credito.
Guardando in casa nostra, il Credem ha messo a segno un più 32,7%, chiudendo a 10,74 euro. Ancora più sensibile il balzo di Bper Banca, che ha guadagnato il 97,6%.
Se si passa in rassegna l’andamento delle società industriali quotate, il quadro è assai diverso. Il primato in questo caso spetta a Newlat, che con un incremento del 54,7% è arrivata a quotare 12,28 euro. Ottimo anche l’andamento di Comer Industries. Il gruppo di Reggiolo ha guadagnato oltre il 13% toccando i 31,7 euro: ora in Borsa capitalizza 940 milioni di euro. Prima per capitalizzazione si conferma però Interpump, nonostante una flessione del 9% sul 2023. Sostanzialmente stabile Iren, che ha perso meno del 4% attestandosi a 1,9 euro. Stazionaria anche Cellular Line (meno 0,6%).
Poi, ci sono le aziende che Piazza Affari ha penalizzato: Emak, nonostante ricavi in crescita e conti in utile, ha perso il 18%. Titolo in caduta del 60%, invece, per Landi Renzo che nei primi nove mesi del 2024 ha perso 27 milioni di euro, ma ha appena concluso un aumento di capitale da 40 milioni che punta a rilanciare l’azienda.
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