REGGIO EMILIA – Le telecamere sono puntate, pronte a registrare le targhe dei veicoli non autorizzati al passaggio. L’impianto è però spento, nessuna scritta compare sul display del cosiddetto varco elettronico, allestito per sanzionare in automatico gli accessi irregolari. Significa che non è ancora entrata del tutto a regime la Ztl in via Emilia Santo Stefano e in Corso Garibaldi, ovvero nelle strade dove a partire dall’agosto 2023 sono state introdotte le limitazioni alla circolazione.
Le prime multe risalgono a due mesi dopo, al termine di un periodo di attività informative e di sensibilizzazione. La pattuglia di agenti della locale che incontriamo riferisce di essere uscita per controlli generici facendoci capire che gli automobilisti privi di permesso non rientrano tra le loro priorità. Annunciata per la primavera di un anno fa, l’accensione degli occhi elettronici è rimasta in sospeso a causa di un rodaggio di tipo tecnico piuttosto complicato, riferisce l’amministrazione comunale.
Controlli automatici o meno, il traffico si è ridotto e l’estensione della Ztl è diventata realtà. “Ha notato un calo di clienti?”, chiediamo a un commerciante della zona. “No nel nostro caso viviamo di una clientela prevalentemente del centro storico, quindi non abbiamo visto questo grosso calo”, risponde. Come avvenuto per la ferramenta Catellani, anche all’Istituto Ottico gli scontrini non sono diminuiti. Secondo la titolare tuttavia le restrizioni hanno dato il colpo di grazia a diversi negozi e non è la sola esercente a pensarla così: “Questo è poco ma sicuro – dice – non essendoci più tanti negozi la gente non sa più cosa venire a fare in centro. Il problema è quello. I parcheggi dicono che ci sono, ma sono cari”. “il traffico è minore, si cammina più tranquillamente, però il passaggio di clientela si è ridotto in maniera abbastanza drastica”, conclude.
Parlando coi residenti sembra che la scomparsa del caos veicolare e la migliore qualità dell’aria, messi sul piatto della bilancia, non pesino altrettanto rispetto alle condizioni di salute del commercio in centro storico: “Siamo reduci da una passeggiata. Da Santo Stefano a venire qua c’è la città deserta – dicono – Non è migliorato corso Garibaldi dopo l’introduzione della Ztl, c’è meno gente. Sono nato in centro, ho sempre vissuto qui e ora lo vedo meno vivace”.
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