REGGIO EMILIA – Maltrattamento di animali e omessa custodia. Sono questi i reati a cui fa riferimento la denuncia presentata nelle ultime ore alla Procura di Reggio dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambienti a firma del presidente Lorenzo Croce. Una denuncia contro ignoti che riguarda il caso della zebra Achille, l’esemplare maschio di anno e di 5 quintali di peso che la scorsa settimana era fuggito da un allevamento di San Rigo, per essere catturato 24 ore più tardi a San Bartolomeo. La zebre era poi deceduta qualche ora dopo essere stata soccorsa e recuperata. L’associazione chiede alla Procura reggiana di ‘verificare eventuali omissioni sia da parte del proprietario che delle altre persone che erano incaricate di custodire l’animale’ sul quale è stata disposta l’autopsia.
Una vicenda che commenta così il dottor Giorgio Micagni, responsabile del servizio veterinario dell’Ausl di Reggio che invoca norme più rigide circa il possesso degli animali cosiddetti non convenzionali: “Detenere questi animali è veramente complicato e forse richiederebbe una normativa ancora più rigorosa che purtroppo non c’è”.
Oggi molti animali esotici sono vittime di un vero e proprio mercato nero alimentato dal web e non sono registrati. L’ausl invita i cittadini che notassero presenze anomale, magari nel giardino di una abitazione, a mettersi in contatto con le autorità preposte per apposite segnalazioni: “L’ente più specializzato è il Corpo Forestale dello Stato – spiega il dottor Micagni -, anche perchè noi come servizio veterinario conosciamo alcuni aspetti ma in questi casi c’è bisogno di un approccio molto specialistico”.
Il reato di maltrattamento d’animale è punito dal codice penale con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. L’omessa custodia prevede multe da 25 a 258 Euro.
Zebra morta, l’associazione difesa animali e ambienti presenta una denuncia in procura. VIDEO
9 agosto 2021L’ipotesi di reato è di maltrattamenti e omessa custodia. Il responsabile del servizio sanitario dell’Ausl: ‘Sugli esemplari esotici ci vogliono norme più rigorose’