REGGIO EMILIA – Continuano a fare discutere le affermazioni del candidato sindaco a Cutro Antonio Ceraso, domenica scorsa in visita a Reggio. Parlando del processo Aemilia, Ceraso aveva rispolverato la teoria delle “mele marce che ci sono dappertutto”.
Il candidato sindaco aveva poi annunciato che ‘difenderà nelle sedi istituzionali le imprese a cui vengono negati i certificati antimafia, soprattutto in Emilia, Lombardia e Veneto’.
Da registrare la reazione del presidente della provincia della Provincia Giorgio Zanni “Le parole del candidato sindaco di Cutro Antonio Ceraso, pronunciate durante un evento di campagna elettorale nei giorni scorsi qui a Reggio Emilia, richiamano ad un’ambiguità che per noi non può esistere. Sappiamo bene da che parte stare: dalla parte della legalità, della giustizia e del lavoro compiuto dal prefetto Rolli. Anche qui il recente passato ci ha anche dolorosamente insegnato come più che le frasi ad effetto, perpetuando la retorica delle “mele marce”, siano utili strumenti concreti proprio come le interdittive ed i protocolli antimafia a mettere in difficoltà l’operato della criminalità organizzata ed aiutare, invece, il lavoro di magistratura, istituzioni e inquirenti”.