REGGIO EMILIA – Si ingarbuglia la situazione di Werther e Sicam, le aziende di Reggio e Correggio, parte dello stesso gruppo, in stato di crisi dall’aprile dell’anno scorso. Dopo avere presentato domanda di concordato separatamente al tribunale di Reggio, il 27 gennaio scorso le due società, insieme alle consociate Apac e Italgarage Equipments avevano deciso di cambiare strada, depositando a Bologna una domanda di concordato di gruppo. Ma nei giorni scorsi è arrivata la doccia fredda: il tribunale felsineo ha dichiarato inammissibile la domanda.
Una delle ragioni del rigetto della domanda è la mancata annotazione della chiusura delle procedure concordatarie avviate a suo tempo a Reggio. Un ostacolo superabile, ma bisogna vedere se è tutto qui o se c’è dell’altro. I vertici di Werther e Sicam sono determinati a presentare una nuova domanda, non appena superati gli aspetti formali. Ma l’impegno annunciato a fornire “ulteriori documenti e dati tesi a evidenziare la completa diversità della proposta e del piano concordatario rispetto a quanto già depositato e la capacità delle società di tornare profittevoli”, fanno pensare che il tribunale di Bologna abbia sollevato anche obiezioni sostanziali. Werther produce impianti per autofficine e sollevatori per veicoli, Sicam attrezzature per gommisti. Le due aziende contano attualmente 120 dipendenti, a cui vanno aggiunti gli addetti delle due società collegate.
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