REGGIO EMILIA – Due mesi di tempo per mettere nero su bianco il piano di rilancio e la proposta concordataria: due settimane dopo la bocciatura a sorpresa della domanda di ammissione al concordato, dal Tribunale di Bologna arriva una buona notizia per i dipendenti della Werther International di Reggio, della Sicam di Correggio e delle consociate Italgarage-Equipments e Apac. I giudici, sulla base della documentazione aggiuntiva depositata dalla società, questa volta hanno accolto la richiesta. Il Tribunale di Bologna, commentano da Werther, ha ritenuto che “i chiarimenti e le indicazioni offerti dalle società riguardo all’avviato risanamento di gruppo avessero consentito di superare le criticità rilevate in precedenza”.
Lo scoglio, dunque, è stato superato e questo permette al gruppo, attivo nel settore delle attrezzature per gommisti e degli impianti per autofficine, di operare senza l’assillo delle iniziative dei creditori. La procedura di concordato preventivo in bianco fa sì che le azioni esecutive o cautelari siano neutralizzate per 90 giorni, fino alla fine di maggio.
Giudice delegato della procedura è Antonella Rimondini. Tre i commissari giudiziali nominati dal Tribunale di Bologna: Roberto Cassani, Danilo Galletti e Chiara Mazzetti. Il dissesto delle società del gruppo era diventato manifesto il 24 aprile dell’anno scorso, quando Werther International si era trovata senza i soldi in cassa per rimborsare una rata di circa 2,5 milioni di euro di una obbligazione da 8 milioni emessa nel 2018. I vertici di Werther e Sicam, rinnovati con la nomina di Andrea Foschi a presidente e di Ivan Vasumini ad amministratore delegato, stanno ovviamente lavorando al piano di risanamento. Appuntamento cruciale sarà quello del 16 maggio, quando le società del gruppo, i commissari giudiziali e il pubblico ministero sono convocati in camera di consiglio.
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