REGGIO EMILIA – Wellbanking. In una parola il progetto messo in campo dal gruppo Credem per il benessere dei clienti e dei suoi dipendenti. Occupazione sana, benessere diffuso, servizi finanziari: la banda reggiana guarda al futuro scommettendo sulle persone. “Significa non solo fare bene il nostro mestiere – spiega il direttore generale Nazzareno Gregori – ma anche rendere la relazione ancora più personale e cordiale, rendendo semplice l’utilizzo di tutti i servizi, accompagnando e consigliando i clienti con lo sguardo sempre rivolto al futuro attraverso anche la grande attenzione alle persone che lavorano nel gruppo. Ovviamente la strada è lunga e non pensiamo di essere perfetti, ma questo obiettivo rappresenta un impegno concreto e quotidiano da parte della nostra banca e delle nostre persone. Una promessa che facciamo ai nostri clienti”.

Nazzareno Gregori, direttore generale del Credem
Come primo passo di un percorso che si arricchirà ogni giorno di nuove iniziative, ad ottobre sarà avviato un ciclo di oltre 500 video-consulti medici gratuiti di prevenzione per i clienti in tutto il territorio nazionale, che si aggiungono ai 220 già lanciati pre Covid in alcune filiali. Proseguirà inoltre nel 2020 lo sviluppo dello smart working, adottato dalla quasi totalità dei dipendenti (95% a fine giugno).
Il tutto si inserisce in un quadro positivo anche per quanto riguarda il bilancio. Nel primo semestre del 2020 i prestiti alla clientela sono aumentati del 7,7%, con una crescita di 1,2 miliardi nel periodo di picco dell’emergenza sanitaria ed economica. In crescita anche l’erogazione di mutui casa alle famiglie (777 milioni, +155) e dei servizi assicurativi. Nel primi sei mesi dell’anno Credem ha anche assunto 112 persone, per la maggior parte neo laureati o nei diplomati.

Maurizio Giglioli, direttore marketing strategico del gruppo Credem
Per favorire una relazione più semplice e immediata con i clienti, la consulenza avverrà anche e soprattutto a distanza, con una forte attenzione alla tutela del benessere finanziario delle persone e del loro patrimonio.
Insomma, un impegno forte ad agire ,ettendo al centro le persone, la trasparenza, l’etica e l’attenzione all’ambiente. “I nostri clienti dichiarano di avere una soddisfazione molto elevata rispetto ai nostri servizi. In generale, tra le persone emerge un complessivo “disagio” verso l’industria bancaria, la cui offerta è percepita come indistinta – spiega il direttore marketing strategico Maurizio Giglioli – A livello di sistema spesso si comunicano i propri servizi, ma si fatica a trasmettere i valori per cui una banca si distingue nel rapporto coi clienti, con le proprie persone e con le comunità in cui opera. Una gamma completa di offerta ed un buon servizio, fisico e digitale, sono la base del nostro lavoro, ma i clienti di oggi vogliono di più. Cercano brand portatori di valori, brand con cui identificarsi, talmente simili a persone a cui si chiede talvolta di prendere posizione anche su temi sociali ed ambientali; in sintesi, i clienti quando scelgono i prodotti vogliono vedere l’anima dei brand che sta dietro di essi e sono capaci di capire quando questa sia genuina”.
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