CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Sabato di festa nello stabilimento di Corte Tegge di Walvoil, che ha celebrato i suoi 50 anni di storia. Duemila i presenti, tra dipendenti e familiari, che hanno potuto visitare sia lo stabilimento attuale, sia gli ampliamenti e la futura sede dell’Innovation Center dell’azienda. Lo stesso aveva fatto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 29 aprile scorso.
“Abbiamo progettato questa giornata da tempo – spiega il presidente e amministratore delegato Fabio Marasi – Ci tenevamo a condividere un momento così importante per l’azienda con tutti i nostri dipendenti e collaboratori e le loro famiglie. E’ per loro che abbiamo creato, solo per oggi, ‘Walvoiland’, uno spazio di gioco e di divertimento, che abbiamo collocato proprio a metà tra il nostro Innovation Center ed il futuro reparto Elettronica. Abbiamo voluto far sentire a tutti quanto siano parte ed importanti per la nostra azienda”.
Il tour in azienda
Non erano ancora aperte le porte dell’azienda alle 16, quando decine di famiglie erano già in attesa di effettuare il tour per il quale si erano prenotate. 1400 le persone, tra adulti e bambini, che hanno seguito con attenzione il racconto di cosa viene realizzato nello stabilimento di Corte Tegge, ma soprattutto di come, da tempo, Walvoil lavora in Italia e nel mondo. Sono 98 I centri di lavoro automatizzati, che l’azienda ha solo in Italia, tra le 6 sedi produttive in provincia di Reggio e di Bologna. Ma alla domanda, che hanno posto in molti, se l’automazione reduce l’impiego di persone in azienda, tutti gli addetti hanno dato la stessa risposta. ‘’Eravamo 360, quando, nel 2000, l’azienda ha iniziato il processo di lavorazione automatica dei corpi distributor, il prodotto con il quale è nata. Adesso, nel 2023, siamo in 2500, tra Italia e mondo.’’ Orgogliosi di mostrare centri di lavoro creati su progetti e brevetti interni, hanno raccontato come in realtà le macchine abbiano sollevato l’uomo dalle fatiche di un tempo, e chiedano ora personale preparato per governare l’automazione. Da qui la collaborazione da sempre con scuole, istituti tecnici e centri di Formazione.
E’ stato proprio un percorso nel tempo, quello cui hanno assistito i partecipanti all’Open Day.
Un percorso iniziato con l’emozione e la gratitudine espressi nel ricordo a due dei soci fondatori, Alessandro Mazzali e Albano Strozzi, poi proseguito con il discorso appassionato di Fabio Marasi, e l’intervista, condotta da Federica Galli, che ha coinvolto anche Ivano Corghi, fondatore e presidente di Walvoil fino al 2018, che ha raccontato il come è nata l’azienda e quali sono le sfide più importanti che ha dovuto incontrare nel corso degli anni: dall’internazionalizzazione alla grande crisi economica del 2008-2009, che però non ha visto sacrificate le persone, le risorse che servivano per affrontare il mercato al momento della ripresa.
Momento ufficiale, che si è concluso con la consegna del premio ‘Homo Faber’ a Fabio Marasi, da parte del direttore Unindustria Reggio Emilia Vanes Fontana.
Un cantiere in divenire
” E’ per me oggi un grande onore ed una grande emozione darvi il benvenuto ed invitarvi a festeggiare tutti insieme questa storica ricorrenza, il 50esimo compleanno di Walvoi”, ha esordito Marasi. “Abbiamo cercato di trasmettervi il senso di quanto è stato fatto, in pochi mesi, in questo sito industriale e abbiamo voluto richiamare il concetto di azienda come cantiere in continuo divenire, di una realtà che, come un cantiere, ogni giorno evolve e cresce grazie alle capacità di progettazione e realizzazione delle persone che la compongono. Senza dimenticare la passione”.