REGGIO EMILIA – La scuola media “Amedeo d’Aosta” avrà un nuovo volto moderno e sostenibile grazie al progetto di riqualificazione firmato dall’architetto Luigi Franciosini. “La nuova scuola media Aosta è uno dei più importanti progetti finanziati col Pnrr – spiega il sindaco Luca Vecchi – Sono oltre 10 milioni di euro finanziati dallo Stato nel bando nazionale delle scuole innovative e consentirà di realizzare ex novo la scuola con ambienti migliori per la didattica, per le attività sportive e civiche anche pomeridiane, con nuovi spazi verdi. Sarà sicuramente una scuola d’impatto”.
La proposta del Comune di Reggio è entrata tra le migliori 216 a livello nazionale. L’intervento consiste nella demolizione dell’attuale scuola di via Cecati e nella successiva costruzione nello stesso luogo di un edificio di 5.400 metri quadrati per un valore complessivo di quasi 13 milioni di euro. Oltre al contributo statale, quasi 1 milione 200 mila arrivano dal Comune e poco più di un milione dal Fondo opere indifferibili. I lavori prenderanno il via nel gennaio 2024 e restituiranno, si prevede a marzo 2026, una struttura rimodernizzata, sostenibile e soprattutto “senza barriere”, in quanto particolare attenzione si pone alla realizzazione di spazi facilmente accessibili alle persone disabili.
“Stiamo parlando di aule scolastiche, di laboratori, un auditorium, di una nuova biblioteca e di tantissimi spazi sportivi dentro la scuola con due palestre completamente riqualificate e un cortile scolastico che viene riorganizzato proprio per dare risposta allo sport, alla popolazione scolastica e al quartiere”, sottolinea l’assessore alla scuola Raffaella Curioni.
La nuova struttura infatti non avrà un uso prettamente didattico, ma sarà fruibile anche da soggetti esterni, come le associazioni, società sportive e la cittadinanza, in modo da renderla un punto di riferimento per la comunità del quartiere. “Questo nostro progetto ritengo che abbia la forza di tenere insieme due questioni: da un lato essere innovativo, sostenibile secondo quanto la scuola innovativa individua; dall’altro essere ancora parte di un racconto di un luogo – il commento dell’architetto Luigi Franciosini – Questo per noi è il modo più corretto per affrontare un progetto di architettura che riguarda il tema del futuro e della didattica del futuro”.
E’ importante sottolineare che durante i lavori i 600 studenti delle 24 classi potranno continuare l’attività didattica e sportiva grazie ad un avanzamento per stralci. Soltanto 6 classi, a rotazione, dovranno lasciare temporaneamente l’istituto nel corso del 2025.
I rendering del progetto
Dimensioni e funzioni
• 1.714 metri quadrati di spazi connettivi e per servizi, fra cui un Atrio/spazio polifunzionale (300 metri quadrati) e un’Agorà spazio di connessione e per l’apprendimento informale (1.145 metri quadrati);
• 1.720 metri quadrati per attività didattiche, ovvero 24 aule (1.290 mq) per la didattica formale: la classe tradizionale ma più flessibile e adattabile a favore di grandi aree parzialmente aperte;
• 5 aule laboratorio: 4 laboratori (360 mq) per informatica, tecnica, scienze, arte e un laboratorio per la musica (70 mq);
• un auditorium, con servizi dedicati (360 mq);
• spazi per l’educazione fisica (1.228 mq), di cui: 2 palestre, campi da gioco, pista d’atletica lineare esterna, spogliatoi, infermeria;
• uffici di direzione e amministrazione (378 mq).