VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – La scorsa estate l’Italia ha stanziato oltre 60 milioni di euro per pagare, al posto dello Stato tedesco, i risarcimenti per le stragi naziste. Tra i beneficiari ci sono anche gli eredi delle vittime di Cervarolo. Che stanno però incontrando problemi in un difficile iter giudiziario in sede civile.
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“Lo Stato Italiano continua a mettere dei trabocchetti, degli ostacoli, ad opporsi a questa giusta liquidazione, stabilita da un decreto legge”. La liquidazione di cui parla l’avvocato Italo Rovali riguarda gli eredi delle vittime delle stragi naziste. Il bilancio di quella di Cervarolo fu di 24 civili, trucidati dai tedeschi e dai loro alleati repubblichini il 20 marzo 1944. Per arrivare a leggere i nomi dei responsabili in una sentenza ci sono voluti oltre sessant’anni. Lo spiraglio dei risarcimento si è aperto nel 2022, quando è stato istituito un apposito fondo, legato a risorse del Pnrr.
Rovali assiste una decina di famigliari delle vittime di Cervarolo, ma i potenziali interessati dalla procedura avrebbero potuto essere una cinquantina. La maggior parte ha desistito, non credendo nella possibilità di riuscita in una procedura con molte incognite. Attorno ai 150mila euro ammonta risarcimento previsto per i figli, mentre un terzo di tale importo sarebbe previsto per i nipoti, tra questi c’è lo stesso avvocato Rovali. Secondo il decreto che ha istituito il fondo, l’avvocatura dello Stato può procedere alla transazione, ma ha invece fatto appello, contestando il fatto che nelle cause presentate figuri citata la Repubblica Tedesca.
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