REGGIO EMILIA – London Bridge is falling down, il ponte di Londra sta cadendo canta la filastrocca per bambini. Il ponte di cui parliamo, invece, è solido. Non sta sul Tamigi, ma sul Crostolo, in via Rinaldi a Cavazzoli.
A cadere non è lui, ma l’acqua di uno dei principali condotti che alimentano i rubinetti dei residenti della frazione. E lo capisce anche un bambino che in tempi di siccità, una vistosa fuoriuscita idrica da una tubatura grida vendetta. Con piglio severo, e piuttosto innervosito, la situazione ci è stata segnalata da un residente. La perdita è presente da un mese. Camminando lungo l’adiacente pista ciclabile, non la si vede perché è coperta da un pilone. E’ possibile però sentire il rumore della cascatella, diventata un piccolo affluente del torrente, ridotto attualmente a un rigagnolo.
Da parte di Ireti, la società di Iren chiamata a intervenire, è già stato svolto un sopralluogo. Pare però che il ripristino difficilmente avverrà prima della metà di luglio. Così è stato riferito dall’ufficio manutenzioni del Comune al cittadino che ci ha contattato e che in più occasioni ha provato a informarsi sulle tempistiche della riparazione di un taglio che interessa per almeno un terzo la sezione del tubo. Prima di Pasqua, nello stesso luogo, era stata segnalata una perdita analoga, poi sistemata.
In termini quantitativi, la dispersione rappresenta una piccola goccia di quel 28% che va dissipato a livello provinciale lungo la rete di distribuzione. Certamente, però, stride con l’ordinanza anti sprechi in vigore da lunedì scorso e indirizzata a tutti gli utenti dell’acquedotto.
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