REGGIO EMILIA – Il concordato Vismara, omologato dal Tribunale di Reggio nell’aprile 2021, torna in discussione. Il Tribunale di Lecco ha infatti respinto l’istanza presentata dall’azienda per la sospensione della provvisoria esecutività di un decreto ingiuntivo di Intesa Sanpaolo per il pagamento di 13,25 milioni di euro. La somma corrisponde ai canoni di locazione dello stabilimento Vismara di Casatenovo maturati tra il luglio 2018 e il dicembre 2022. Lo stabilimento è di proprietà di una società di leasing, ma le somme sono dovute a Intesa in quanto cessionaria del credito.
L’azienda del gruppo Ferrarini, attraverso i suoi legali, aveva fatto opposizione al decreto ingiuntivo. La tesi di fondo era che il credito di Intesa Sanpaolo sarebbe nullo, perchè trae origine da un’operazione irregolare: un finanziamento di Veneto Banca a Vismara finalizzato all’acquisto di azioni dello stesso istituto di credito. Il giudice Dario Colasanti ha però ritenuto che questa ricostruzione non sia corroborata da solidi elementi e che non ci siano dubbi sulla titolarità del credito.
Il fatto potenzialmente dirompente è che questi 13 milioni di debiti non erano stati inseriti nel concordato omologato quasi due anni fa. Il Tribunale di Lecco, nell’ordinanza con cui rigetta il ricorso di Vismara, si dice consapevole del rischio che il decreto ingiuntivo pregiudichi il buon esito del concordato e la stessa continuità aziendale. Tutti da valutare poi i riflessi della sentenza sul concordato Ferrarini, considerato che Vismara svolge numerose lavorazioni per conto dell’azienda di Rivaltella.
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