REGGIO EMILIA – I creditori di Vismara sono chiamati a votare la proposta di concordato presentata dalla Ferrarini per evitare il fallimento della storica azienda di salumi con sede in provincia di Lecco che fa parte del gruppo reggiano dell’agroalimentare e sulla quale pesano 118 milioni di euro di debiti. L’appuntamento è alle 11 in tribunale a Reggio. Dal luglio 2018 sulla gestione vigila il commissario giudiziale Franco Cadoppi. Un percorso travagliato che in una prima fase aveva visto l’interessamento di Amadori: il gruppo romagnolo leader nel settore dei pollami si era impegnato a investire fino a 30 milioni di euro, ma nel settembre dell’anno scorso ha rinunciato. Il piano, firmato dal presidente Lucio Ferrarini ed elaborato dagli avvocati Sido Bonfatti e Sabrina Dazzi, non può dunque contare sul sostegno di risorse esterne.
La proposta prevede che i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria siano utilizzati per rimborsare al 100% i creditori in prededuzione e con prelazione. Poi ci sono i creditori chirografari, a partire dai fornitori, che vantano crediti per 84 milioni di euro: a loro saranno proposti titoli in misura pari al 20% del credito. A questi creditori, Vismara verserebbe l’8,4% spalmato su tre anni, tra il 2026 e il 2028. Poi l’azienda riscatterebbe i titoli arrivando appunto fino al 20%. Ma, sempre in base a quanto ipotizzato dal piano, i creditori potrebbero dover attendere fino al 2035 per recuperare questo 20%.
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