REGGIO EMILIA – Il piano di rilancio di Vismara può funzionare: lo scrive il commissario giudiziale Franco Cadoppi in una comunicazione inviata nei giorni scorsi ai dipendenti dell’azienda lombarda controllata da Ferrarini. Cadoppi ha voluto smentire valutazioni di segno opposto, a lui attribuite, apparse su alcuni organi d’informazione. “Il piano – scrive il commissario nominato dal Tribunale di Reggio – indica obiettivi sì ambiziosi, ma raggiungibili, perché coerenti con le analisi svolte e con i numeri su cui è stato costruito”. Insomma, conclude Cadoppi, “il piano sta in piedi”. La riorganizzazione è stata affidata al neodirettore generale Pierluigi Colombi.
Il fatturato 2020 di Vismara, depurato dalle vendite di prodotti a marchio Ferrarini, si attesterà sui 33 milioni di euro. I ricavi dovrebbero crescere fino a raggiungere i 50 milioni nel 2025 soprattutto grazie allo sviluppo dei prodotti cotti (prosciutto, pancetta e lombo) e alla creazione di una linea di prodotti avicoli. Nella relazione per l’adunanza dei creditori, tuttavia, il commissario Cadoppi sottolinea che il salvataggio di Vismara dipende “direttamente dal successo del concordato proposto da Ferrarini”. Secondo il professionista, la collaborazione con l’azienda di Rivaltella è infatti “indispensabile per assicurare i volumi di trasformazione necessari per abbassare i costi e avviare la fase di ampliamento della gamma prodotti e le altre azioni correttive previste nel piano industriale”.
Intanto giovedì in Tribunale a Reggio si conoscerà l’esito del voto dei creditori sulla proposta concordataria. Secondo alcune indicrezioni pubblicate oggi dal Resto del Carlino, il sì alla proposta avrebbe giù superato la soglia del 50% di voti favorevoli tra i creditori chirografari.
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