PARMA – Mentre a Wuhan sorge un ospedale specifico in pochi giorni, in risposta alla rapida diffusione del Coronavirus influenzale tipo SARS, il mondo corre ai ripari monitorando aeroporti e turisti o lavoratori di ritorno dalla Cina. Le vittime accertate sono più di 50, i casi accertati quasi 400, i malati totali almeno duemila. In Italia gli unici due casi sospetti si sono rivelati di altro genere, semplici influenze prima a Bari e poi a Parma, dove una cantante lirica di ritorno dalla Cina era stata immediatamente ricoverata, ma senza esito. La Federazione Italiana Agenzie di Viaggio rassicura i cittadini: i nostri aeroporti internazionali sono stati i primi al mondo ad alzare lo scudo anti-Coronavirus. Dei circa 200mila italiani l’anno che vanno in Cina, ancora pochi ci vanno per turismo, e comunque non nella metropoli industriale di Wuhan.
Parma intervista falso allarme coronavirus virus cinese Federazione Italiana Agenzie di Viaggio










