REGGIO EMILIA – “Questi ragazzi ci stanno dando dei segnali, ce li danni nei luoghi della movida e di aggregazione, ce li danno davanti ad alcuni istituti della città”. Il prefetto di Reggio Iolanda Rolli vuole provare a dare una lettura più profonda al fenomeno della violenza tra giovanissimi che sembra essere di molto aumentato sul territorio. Una lettura che vada oltre al livello, doveroso, della repressione. Si parla di baby gang, perché di bambini si tratta: 11-18enni che sempre più spesso si rendono protagonisti non solo di vandalismi ma anche di rapine e aggressioni ai danni di coetanei.
L’ultimo episodio che vi ha raccontato TgReggio è quello di una settimana fa, con il 17enne malmenato in via Filippo Re e soccorso dai titolari del Condor. Così come vi abbiamo raccontato della mappatura voluta dal questore per cercare di conoscere le compagnie giovanili del centro ma anche dei quartieri cittadini della prima periferia, coinvolgendo genitori, dirigenti scolastici, istituzioni. La prefettura ha il ruolo di collettore e monitora anche le aree più problematiche. Sul gradino più alto del podio c’è sempre la zona della stazione e in particolare di piazzale Europa, area che cambierà completamente volto col progetto di riqualificazione del Comune di Reggio.
“Però abbiamo chiesto al Comune di potenziare l’illuminazione per riuscire a visionare meglio le immagini delle telecamere, che verranno potenziate – aggiunge il prefetto – Poi c’è il dialogo con Tper e Fer, che a febbraio hanno fornito vigilantes per l’orario diurno: arrivare ad averli h24 sarebbe il massimo”.
Assieme a Mondo Insieme, Fondazione E35 e università di Modena e Reggio, la prefettura ha istituito un percorso di osservazione e formazione che inizierà a settembre e che interesserà tutti i comuni del territorio. “Non solo per i giovani stranieri di seconda generazione: la prima cosa è conoscere”.
Baby gang del centro in azione: 17enne aggredito e picchiato in via Filippo Re. VIDEO
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