REGGIO EMILIA – Resta stabile il numero di donne che si rivolge al centro antiviolenza, ma si riducono i tempi dei processi. L’introduzione del Codice Rosso ha migliorato la situazione sul fronte giudiziario e di tutela preventiva delle vittime, ma il fenomeno è ancora di drammatica attualità.
Una donna al giorno si rivolge al centro antiviolenza di Reggio Emilia, gestito da 27 anni dall’associazione NonDaSola. Numeri drammaticamente stabili che si ripetono di anno in anno, come se l’impegno quotidiano per cambiare una cultura maschilista di sopraffazione e soprusi, non producesse risultati tangibili.
Una lunga scia di violenze che non fa distinzione tra contesti familiari e origine delle vittime. Negli ultimi mesi, però, sono sempre più frequenti i processi a carico di uomini violenti che arrivano alla sentenza definitiva. Percorsi giudiziali accelerati anche dall’entrata in vigore del Codice Rosso che sta consentendo di garantire una anticipata protezione alle vittime.
Se sul fronte giudiziario i risultati si cominciano a vedere, resta aperta la battaglia culturale.
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