REGGIO EMILIA – “Nella lotta alla violenza di genere, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Dobbiamo cambiare la cultura, se vogliamo proteggere le donne”. Lo ha detto il prefetto Iolanda Rolli facendo visita, questa mattina in piazza Prampolini, allo stand della polizia di Stato in occasione della giornata mondiale contro la violenza delle donne. Si è parlato anche di un progetto pilota che vede Reggio Emilia tra le città protagoniste.
Garantire sostegno, anche economico, alle vittime di violenza, consolidando gli strumenti le strutture che forniscono loro protezione. E’ uno dei principali passi da compiere sul cammino verso una società a misura di donna. Rivolgendosi al pubblico formato da due classi dell’istituto magistrale, la polizia di Stato ha fatto il punto sulle attività di contrasto alla violenza di genere. Da settembre 2020 a ottobre 2021 sono stati 274 i procedimenti per maltrattamento o violenza famigliare, avviati dalla Procura, seguiti da 127 per stalking e 59 per violenza sessuale.
Sul fronte dei progetti rivolti agli uomini maltrattanti, dal 2019 hanno preso il via percorsi destinati a coloro che, destinatari della misura dell’ammonimento, vogliono lasciarsi alle spalle atteggiamenti violenti e di abuso. Dal giugno scorso un’esperienza analoga è rivolta anche ai soggetti i cui comportamenti prevaricatori non rientrano tra quelli che consentono al questore di irrogare l’ammonimento.
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