REGGIO EMILIA – A tre giorni dall’omicidio di Juana Cecilia, che ha sconvolto l’intera comunità, oggi sono stati presentati i dati del lavoro svolto dal tavolo interistituzionale contro la violenza sulle donne.
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La pandemia, il lockdown e le restrizioni dovute al covid hanno costretto molte donne a non denunciare le violenze. Ma ci sono dati in controtendenza nel Comune di Reggio, sono quelli che riguardano i poli territoriali dei Servizi Sociali. Le donne seguite nel 2020 che hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo sono 226, in aumento rispetto al 2019. Di queste, l’88% ha dichiarato che l’autore è il compagno attuale – coniuge, fidanzato o convivente – il 6,7% un partner precedente. I poli territoriali e il Comune di Reggio fanno parte del tavolo interistituzionale contro la violenza sulle donne insieme a tante realtà del territorio, un lavoro di rete fondamentale. Nel 2020 le donne picchiate o abusate che si sono rivolte al pronto soccorso sono state 242, 17 in meno rispetto al 2019. La maggior parte molto giovane; dai 18 ai 29 anni e dai 40 ai 49: in queste due fasce d’età si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente.
“Abbiamo visto che l’età di chi denuncia sempre più bassa – dice l’assessore alle pari opportunità Annalisa Rabitti – forse perché con le iniziative nelle scuole stiamo raggiungendo anche le giovani generazioni”.
Importante il lavoro dell’ambulatorio dell’Ausl dove le donne vengono visitate dopo aver subito violenza.
Sempre lo scorso anno sono state 299 le donne accolte dal Centro antiviolenza – Casa delle Donne, la maggior parte delle quali italiane. 157 sono le donne con figli minorenni e 78 con figli maggiorenni. La Procura di Reggio, dal 1 settembre 2020 al 1 ottobre 2021, ha avviato 274 procedimenti per maltrattamenti, 127 per stalking e 59 per violenza sessuale. Le richieste di custodia cautelare sono state 14 per maltrattamenti, 7 per violenza sessuale e 5 per stalking. Considerando che nel primo periodo del lockdown il numero delle denunce si era quasi azzerato, assistiamo a un aumento di procedimenti. Infine nel 2020 le richieste di ordini di protezione in sede civile sono state 5, con un calo rispetto agli anni precedenti.
Le iniziative in programma a Reggio
per la Giornata mondiale
contro la violenza sulle donne
Giovedì 25 novembre, alle ore 18.30 al cinema Rosebud, è in programma la proiezione del film di Diego Fried “La festa silenziosa”, thriller incentrato sulla violenza interpretato dall’attrice e attivista femminista Jazmín Stuart, che descrive una società travagliata che si interroga sul ruolo sociale delle persone, sulle logiche del dominio dell’uomo sulla donna e su un immaginario femminile che non si rassegna davanti alla violenza (ingresso a pagamento).
Lunedì 29 novembre ore 21 presso lo spazio creativo SD Factory (via Brigata Reggio 29), viene proiettato il docufilm “È successo una volta. Per la prevenzione della violenza maschile sulle donne”, un racconto libero ed intimo sulle relazioni sentimentali a partire dalle esperienze vissute da ragazzi e ragazze che abitano la nostra città a cura di Lorenzo Paglia, Bettina Zironi, Francesco Bassoli, Elena Zanichelli, Giorgio Nizzoli. Direazione artistica di Alessandro Scillitani – Associazione Cine Club Reggio, realizzato in collaborazione con Associazione Nondasola Centro Antiviolenza – Casa delle Donne, promosso dal Comune di Reggio Emilia con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento, presentato dall’attrice Valeria Perdonò, sarà l’occasione per illustrare l’avvio di un processo partecipato rivolto ai giovani che vede il coinvolgimento di Amnesty international Reggio Emilia, Associazione Nondasola, Valeria Perdonò del collettivo Amlet@, Sd Factory oltre ai servizi Pari opportunità e Officina educativa. La partecipazione alla serata è gratuita.
Un lavoro importante e inedito a cui l‘Amministrazione comunale sta lavorando e che vedrà i suoi esiti a breve, vede il coinvolgimento dello studio creativo Housatonic, che con i ragazzi e le ragazze del laboratorio Art Factory 33 – progetto di incontro tra creatività e fragilità che propone laboratori di illustrazione, scultura, Street Art e performance per persone con disabilità e/o disturbi psichici voluto da Reggio Emilia Città senza barriere – sta realizzando diversi materiali per migliorare la sensibilizzazione sul contrasto della violenza di genere a partire dal riferimento normativo internazionale della Convenzione di Istanbul. Il team di Housatonic, che ha sede a Bologna, è composto da facilitatori e designer che aiutano a semplificare la complessità integrando facilitazione, visualizzazione e progettazione, con l’obiettivo di rendere efficaci comunicazione e condivisione.
A queste iniziative, si aggiunge l’allestimento di una vetrina tematica al Piano terra della Biblioteca Panizzi. Da giovedì 25 novembre, e per tutta la settimana successiva, saranno esposti libri a tema conservati nella Biblioteca Panizzi e accessibili al prestito; a corredo una bibliografia in distribuzione agli utenti che è possibile scaricare dal sito www.bibliotecapanizzi.it- Sezione Vetrine e Bibliografie.
In concomitanza con il 25 novembre, inoltre, la fontana davanti al teatro Municipale Romolo Valli in piazza Martiri del 7 luglio verrà illuminata di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne. Per tutta la settimana, inoltre, saranno affissi in città manifesti di sensibilizzazione color magenta che racconteranno in maniera simbolica le diverse forme di violenza attraverso l’uso delle emoticon utilizzate sugli smartphone (il punto interrogativo la violenza strutturale, la bocca la violenza psicologica, lo slip la violenza sessuale, etc): grazie a un Qr code posizionato sugli stessi manifesti sarà possibile scaricare del materiale di approfondimento (citazioni di autori e autrici, riflessioni, mini audio registrati dai ragazzi stessi) selezionato da un gruppo di giovani uomini che ha collaborato con l’associazione Nondasola.
Per tutta la settimana, inoltre, sono tante le iniziative promosse dalle associazioni del territorio.
Si parte domani, martedì 23 novembre alle ore 18 presso Binario49 (via Turri 49), con l’incontro “Scegliere da che parte stare: la violenza maschile contro le donne”, appuntamento promosso dal Dipartimento di Scienze e Metodi dell’ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia insieme all’associazione Nondasola per promuovere una riflessione sul tema del femminicidio con gli studenti. L’iniziativa – a ingresso libero – è promossa da Unimore e patrocinata dal Comune di Reggio Emilia.
Giovedì 25 novembre, dalle 10 alle 13, al Tecnopolo (piazzale Europa 1), è in programma l’iniziativa promossa da Cisl Emilia Centrale “La violenza della pandemia sulle donne” per analizzare l’impatto del Coronavirus sia dal punto di vista lavorativo che psicologico e le pesanti conseguenze che le donne hanno subito in questi due lunghi anni. Interverranno la psicoterapeuta Silvia Azzali, un esponente dell’Inps Provinciale, la consigliera di parità provinciale Francesca Bonomo e la consigliera regionale Stefania Bondavalli. Al pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30 presso la sede dell’azienda Manteia in via Roma 8, Cna Impresa Donna promuove il seminario “Consigliere di Fiducia. Molto più di tre parole”, all’interno del quale si tratterà di discriminazioni e molestie nei luoghi di lavoro e delle modalità di contrasto attivabili all’interno delle aziende associate. Saranno presenti l’assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti, la consigliera di parità Francesca Bonomo, ed il consigliere di fiducia presente all’interno dell’azienda Manteira. Sarà possibile seguire l’evento online sul sito di Cna.
Venerdì mattina 26 novembre all’Istituto secondario Filippo Re, andrà in scena “Perché io ho vinto”, monologo teatrale tratto dal libro “Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio“ di Luca Leone, con l’attrice Nela Lucic, adattamento e regia di Luca Gaeta, progetto fotografico di Tina Tripodo. Tratto dalla storia vera di Bakira Hašečić, lo spettacolo racconta il coraggio di una donna vittima di violenza durante la guerra nei Balcani che trova il proprio riscatto nella ricerca di giustizia. Lo spettacolo si inserisce all’interno del progetto regionale “Most 2021, un ponte per la pace e i diritti umani tra Emilia-Romagna e i Balcani”, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna con il bando Pace e diritti umani, il cui capofila è Iscos e partners, con Comune di Reggio Emilia, Fondazione E35, Fondazione Mondisineme, Istoreco, Cisl Emilia Centrale.
Sempre venerdì 26 novembre, alle ore 17 in piazza Martiri del 7 luglio, è in programma il Flash mob organizzato dalla Cgil di Reggio Emilia: un momento di presenza simbolica in cui gli uomini e le donne diventano corpi parlanti contro ogni molestia, ogni subdola recriminazione, ogni catena pensata per annichilire il genere femminile in quanto tale. In una piazza che diventa scena, vestiti di rosso e nero, verranno lette testimonianze di donne vittime di violenza e a farlo saranno gli uomini. In una prospettiva di rinnovata consapevolezza, convinti che il cambiamento passi da una presa di coscienza personale e collettiva.
Sabato 27 novembre, infine, è in programma “In cammino con Jessica contro la violenza sulle donne”: una camminata in memoria di Jessica e di tutte le donne vittime di violenza promosso da Uisp patrocinato dal Comune di RE (ritrovo in via Tamburini 5 alle ore 17).
Il programma completo e tutte le informazioni su orario e partecipazione sono disponibili sul sito del Comune www.comune.re.it.
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