REGGIO EMILIA – Il tema della violenza sulle donne è quanto mai attuale, come riferiscono le cronache degli ultimi giorni. Se ne è discusso giovedì sera negli studi della nostra trasmissione “Il Graffio” con la testimonianza di una psicologa che segue uomini autori di maltrattamenti e violenze e che ha messo in luce la correlazione tra lockdown e aumento dell’aggressività.
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“Ci sono uomini che ci descrivono cosa provano quando hanno attacchi di rabbia, dicono di vedersi verdi guardandosi allo specchio, uomini che per sbollirsi raccontano di uscire di casa e andare al bar con gli amici anche solo per prender un caffè per sbollirsi, possibilità questa venuta meno durante il lockdown”.
Lara Bianchini è una psicologa che collabora con il “Servizio Uomini Maltrattanti” del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, che si occupa di seguire uomini che volontariamente hanno deciso di intraprendere un percorso di assistenza. I numeri di chi ha chiesto aiuto al servizio nel corso dell’ultimo anno è cresciuto in maniera impressionante: dagli 8 del 2019 agli oltre 60 di oggi. La platea è trasversale dal punto di vista sociale, ma presenta tratti caratteriali comuni: “L’aspetto comune oltre alla rabbia e il vittimismo ed è questo che spesso incastra le donne”.
In studio ha partecipato al dibattito anche Silvia Iotti, presidente della storica associazione Nondasola che supporta e accoglie donne vittime di violenza: “Occorre che le istituzioni aiutino le donne per dare loro una prospettiva di futuro, perché per molte donne la denuncia è un salto nel vuoto”.
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