REGGIO EMILIA – Il 25 novembre è stata la giornata internazionale voluta dall’Onu per sensibilizzare la popolazione sul tema della lotta alla violenza nei confronti delle donne. Il tema è stato al centro anche dell’ultima puntata del settimanale di Telereggio “Il medico e il cittadino”.
Il pronto soccorso è il primo fondamentale presidio per intercettare subito le vittime di episodi di violenza. “E’ un punto aperto sempre, H24 – le parole di Francesca Santi, medico al pronto soccorso del Santa Maria Nuova e ospite in studio – Questo implica che negli orari in cui queste violenze si verificano più spesso, nelle ore serali, nei weekend o nelle festività, noi ci siamo”.
Spesso chi è vittima di violenza non lo dice o tende a minimizzare l’accaduto: “Le vittime fanno fatica a raccontare poiché si sentono in imbarazzo – ha spiegato la dottoressa Silvia Azzali, psicologa al centro salute mentale di Guastalla – L’altra condizione importante che trattiene le donne dal denunciare è la paura che questo scateni ulteriori violenze”.
Fondamentale è la preparazione degli operatori sanitare nell’identificare i segnali che può lanciare una vittima di violenza: “Cercano di occultare quella che è stata la violenza – ha aggiunto Monica Orboni, infermiera al nosocomio cittadino – adducendo piccoli traumi stradali o domestici. Allora andiamo a cogliere piccoli aspetti mentre ci parlano, come ad esempio lo sguardo sfuggente oppure una sensazione, anche fisica, di chiusura. La vittima di violenza non è tranquilla, si guarda intorno, è sospettosa, timorosa. Sostanzialmente, ha paura”.
Da una collaborazione tra associazione Nondasola e Ausl è nato ad esempio un corso di formazione che ha coinvolto il personale del Centro Salute Donne, situato nel padiglione Bertolani dell’ex San Lazzaro. Lo ha raccontato la sua coordinatrice Elisa Barilli nella Giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne: “Siamo il primo punto d’ascolto, per uscire dalla violenza occorre aprirsi con qualcuno che ti possa ascoltare”.
Servizio Tg di Luca Montanari
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