REGGIO EMILIA – “Spronare le donne vittime di violenza ad affidarsi all’Arma dei carabinieri per presentare denuncia, anche in quei casi in cui le privazioni e le vessazioni avvengono all’interno delle mura domestiche, da parte di persone a loro care”.
L’obiettivo è riassunto così dal colonnello Andrea Milani, comandante provinciale dei carabinieri reggiani. Tra gli strumenti per raggiungerlo ci sono le stanze dedicate all’ascolto delle donne vittime di violenza. Ne sono dotate la caserma che ospita il comando provinciale dell’Arma, in città, e quelle di Guastalla e Castelnovo Monti. All’allestimento degli spazi ha contribuito il club reggiano dell’organizzazione Soroptimist International, da sempre impegnata in progetti rivolti all’avanzamento della condizione femminile.
“Stanze che mettono a loro agio le vittime di violenza, di stalking, di maltrattamenti, offrendo loro un ambiente confortevole, rassicurante, così d avviarle a questo momento duro e difficile di estremo coraggio che è quello di denunciare”.

La sede del comando provinciale dei carabinieri illuminata di arancione in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Sgombrare il campo da ogni approccio maschilista che nega il valore delle donne come persone e il loro diritto all’autodeterminazione è invece il compito delle attività di formazione e sensibilizzazione. Come quella che ha coinvolto una rappresentanza di studenti delle superiori, chiamati a una riflessione sulla comunicazione non verbale “finalizzata a individuare segnali sintomatici di una relazione potenzialmente tossica”, chiosa Milani.

La sede della compagnia dei carabinieri di Guastalla illuminata di arancione in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

La campagna contro la violenza sulle donne dei carabinieri