SCANDIANO (Reggio Emilia) – Tante persone ieri sera hanno preso parte alla quinta edizione del Gran Galà della donne, una manifestazione organizzata ogni anno per donare il ricavato ai famigliari di una vittima di femminicidio. Diversi gli interlocutori: rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, dell’Ausl, avvocate e persone in prima linea.
Alessandra Campani, fondatrice dell’associazione Nondasola: “Non è diminuita la violenza e sono aumentate le atrocità della violenza, commesse sui corpi delle donne”. Come se uccidere non bastasse più, ma si dovesse a ogni costo usare violenza anche su quel corpo ormai inerme. Una tendenza registrata in questi anni post Covid, come un rigurgito dopo mesi in cui i centri antiviolenza erano chiusi.
La manifestazione, organizzata da Tina Cucci e Monica Lucenti, ogni anno dona il ricavato ai famigliari di una vittima di femminicidio. Negli anni scorsi il galà è stato dedicato, tra le altre, a Jessica Filianti – presente la mamma Giuliana Reggio – e a Tiziana Oliveri uccisa a Rubiera nel 2012. L’edizione 2023 era dedicata a Elisa Bravi di Lugo di Romagna, uccisa dal marito nel dicembre del 2019. Era presente la mamma Antonella e c’erano anche le splendide bimbe di Elisa.
Dopo un primo momento dedicato alle riflessioni, la serata è stata animata da molte iniziative: una sfilata con le bambine e le donne vestite dai negozianti del paese ed esibizioni di danza in una piazza della Libertà vestita di rosso per l’occasione. A seguire, la sfilata delle reginette, vestite in abito da sposa, un’apericena sotto le stelle e tanta musica.
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