CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Che ci siano segnali preoccupanti è evidente, non c’è solo questo episodio grave successo al Convitto“. Così il sindaco Fabio Testi.
Adolescenti con atteggiamenti aggressivi, che si esprimono con un linguaggio violento utilizzando la violenza nei rapporti tra pari. Risse tra giovanissimi a Correggio si sono registrate nella scorsa estate. Teatro di alcune di queste era un locale che l’amministrazione comunale è riuscita a far chiudere. In quegli spazi sarà allestito un laboratorio da mettere a disposizione del Convitto Corso. “Un posto che prima ci creava dei problemi diventerà un ambito di scuola e di professionalità”.
Nell’istituto che ha sede in pieno centro, in via Bernieri, i dieci minuti di intervallo devono svolgersi nelle classi, in aula. Questo in seguito al pestaggio subìto venerdì scorso da un ragazzo di prima superiore, preso a calci e pugni da un gruppo di compagni, in corridoio durante la ricreazione. All’origine delle botte una canzonatura e uno scherzo finito fuori controllo.
Nella stessa scuola agli studenti è vietato in alcune ore di andare in bagno. E’ un’altra delle regole che denota le difficoltà da parte del personale scolastico di avere sotto controllo i comportamenti degli iscritti. Qualche mese fa tra le mani di uno studente è spuntata una pistola giocattolo priva del tappo rosso previsto dalla legge. Anche in quel caso era scattata una denuncia. Episodi, purtroppo, diventati quasi all’ordine del giorno. “Credo che la scelta di prevenire piuttosto che intervenire con la repressione sia sempre la migliore. La comunità deve fare del suo meglio per la crescita di questi ragazzi”, continua Testi.
Affrontare la devianza giovanile con più strumenti è l’obiettivo del Comune di Correggio, che vuole aumentare le occasioni di sostegno psicologico rivolto ai ragazzi ma non solo. “Inizieremo percorsi di incontro con esperti per affrontare queste dinamiche e dare supporto alle famiglie in questo momento storico molto complesso”, chiosa il primo cittadino.
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