VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Si chiamano Brenno, Ginevra, Gigi e Olga. Fanno parte di quel gruppo di mascotte a quattro zampe divenuto simbolo dela città. Stiamo parlando degli asini della fattoria didattica “Aria Aperta”. Quattro di loro mercoledì scorso sono stati protagonisti di una carovana carica di viveri destinati al rifugio Segheria. L’iniziativa si deve proprio ai gestori, Sara Perazzoli e Marcello Teggi, impossibilitati a poter raggiungere la propria struttura con i fuoristrada a causa di alcuni tratti lungo i quali è presente ancora troppa neve, con accumuli nelle curve all’ombra. Per superare l’ostacolo e risolvere il problema dei rifornimenti, hanno scelto la via più facile e al tempo stesso poetica, chiamando in aiuto Massimo Montanari e Eugenia Dallaglio con i loro asini.
In seguito alla preparazione e vestizione degli animali con i basti da carico, sono state suddivise le derrate alimentari e riempite le borse; un totale di circa 190 kg di alimenti da portare a destinazione seguento il sentiero 605 del Cai. I carichi per la naturale abitudine di questi animali non risultano ovviamente pesanti; 70 kg il Mulo Brenno e circa 40 kg gli altri asini, pesi che sono assolutamente alla portata delle schiene di questi robusti e forti animali, che per forza e dinamica potrebbero portare pesi ben più consistenti; basti pensare che i muli del reparto Alpini dell’Esercito Italiano venivano caricati con pezzi di obici di circa 200 kg (mentre gli asini hanno una capacità di portamento carico di circa un terzo del loro peso, e gli asini di Massimo e Eugenia pesano dai 300 a 400 kg).
Il cammino di avvicinamento alla meta non è ovviamente stato semplice per via di alcuni tratti nevosi, terreno sdrucciolevole con pioggia consistente, il guado del torrente Dolo la cui acqua abbondante ha creato difficoltà di attraversamento, alberi caduti a ostruire il sentiero e piccole frane e smottamenti dovuti a un inverno davvero intenso. Ma per la carovana degli orecchie lunghe nulla è stato proibitivo; la capacità degli asini di interagire con le difficoltà sono note essendo animali riflessivi, lenti e ponderanti che sanno sempre dove passare e sanno come superare ogni ostacolo, così che dopo circa tre ore di cammino il gruppo ha raggiunto il rifugio Segheria.
Scaricati i bagagli e premiati gli animali con fieno e biada, un pasto caldo davanti allo scoppiettio del camino a cementato ancora una volta una collaborazione tra due realtà che ogni estate propongono servizi alle famiglie, accoglienza e attività nella natura. Gli asini di Reggio Emilia e il rifugio Segheria danno appuntamento all’estate con varie giornate in cui gli asini saranno presenti negli spazi attigui alla struttura per la gioia di grandi e piccini . Un’unione che columierà con la grande festa del 15 agosto.
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