REGGIO EMILIA – Il parco storico di Villa Levi, da poco ottenuto in concessione dall’Università di Bologna, e la Casetta e l’Orto officinale del Parco delle Acque Chiare, sono stati al centro dei primi due accordi di cittadinanza della nuova stagione dei Laboratori, firmati ieri sera ai chiostri di San Pietro. Al tavolo con il sindaco Luca Vecchi e l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco, tutte le associazioni e i cittadini che in questi mesi hanno preso parte al percorso di co-programmazione e co-progettazione su questi due luoghi della città e che ora li animeranno con le attività previste dagli accordi.

Villa Levi rinasce
Villa Levi torna dunque a essere uno spazio di socialità, cultura e condivisione grazie alla partecipazione civica. A partire dalla fine di agosto, infatti, prenderanno il via una serie di attività promosse in collaborazione con le associazioni coinvolte nel Laboratorio di quartiere, con l’obiettivo di far rivivere gli spazi del parco e valorizzarli attraverso la cultura e lo sport, la divulgazione storica e scientifica, la danza, la musica e lo spettacolo. Verranno organizzate una serie di iniziative e pratiche per il benessere fisico quali camminate, escursioni in bicicletta, laboratori didattici, visite a piedi e attività fisica dolce all’interno del giardino. Sarà di scena anche il teatro non solo come espressione e linguaggio culturale ma anche come forma di sensibilizzazione sui temi dell’educazione ambientale e della sostenibilità, temi che il parco di Villa Levi interpreta in modo significativo. Un focus specifico sarà dedicato all’approfondimento della storia e del rapporto della Villa e della famiglia Levi con la tradizione ebraica, in collaborazione con la Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia e Istoreco. L’Accordo di Quartiere, firmato ieri e che rende concreto il rapporto con l’Università di Bologna e la fruizione pubblica del bene, ha quindi interpretato perfettamente i tanti aspetti e opportunità di valorizzazione di questo luogo della città.
Le programmazione condivisa delle attività all’interno del parco proseguirà anche al termine dell’estate 2021: a partire da ottobre 2021, infatti, partiranno una serie di incontri tematici semi-strutturati per co-progettare le attività future di animazione e gestione in collaborazione con associazioni e cittadini. L’obiettivo è di valorizzare Villa Levi come bene artistico-culturale, storico-ambientale e identitario per l’intera città di Reggio Emilia, e di riattivarne la fruizione degli spazi, coinvolgendo attivamente anche gli abitanti della vicina frazione di Coviolo, al fine di aumentare spazi e servizi a disposizione di quest’ultimi e dell’intera città.
L’accordo firmato ieri sera prevede inoltre che il Comune di Reggio si impegni a fornire le dotazioni infrastrutturali e i servizi necessari per la fruizione del parco, tra cui gli interventi di manutenzione del parco, con potature e primo sfalcio, propedeutici all’apertura entro fine agosto 2021.
Tra i firmatari dell’Accordo di cittadinanza per villa Levi ci sono associazioni, enti e organizzazioni quali: Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Fai – Sezione di Reggio Emilia, Istoreco, Rea – Reggio Emilia Astronomia, Centro sociale Coviolo in Festa Aps, Fiab Reggio Emilia-Tuttinbici, Uisp Comitato territoriale di Reggio Emilia, Wwf Emilia Centrale, Teatro Barrique Aps, Teatro del Cigno Aps, Teatro dell’Orsa Aps, Terra di danza Asd, Podistica Biasola Asd, Arcieri della Luce Asd, L’Arca in Movimento Aps, Ass. Vini e Vinili, Scuole dell’infanzia Tondelli e Gastinelli, Scuola primaria Besenzi, Istituto Agrario Zanelli.
Fra i volontari: Rossella Barilli, Damiano Cocchi, Nicoletta Daolio, Ughi Duri, Niklas Frewel, Monica Gilli, Roberta Mainini, Gioacchino Pedrazzoli, Ugo Pellini, Massimo Storchi, Alberto Tagliavini, Volontari del Centro sociale Coviolo in Festa Aps.

I progetti per il Parco delle Acque Chiare
Il basso servizio di via Cugini, riqualificato da poco, e i relativi spazi aperti all’interno del parco delle Acque Chiare, più propriamente conosciuti come Casetta e Orto officinale di Gabrina, saranno al centro di una serie di attività pensate in collaborazione tra il Comune e cittadini e associazioni che fruiscono l’area. L’obiettivo è di rendere gli spazi più vissuti e fruiti, promuovendo attività di tipo sociale, ricreativo ed educativo, tra cui anche una serie di laboratori di autocostruzione assistita, per la realizzazione del pavimento con funzioni di essiccatoio al piano primo e il completamento degli impianti della Casetta e la realizzazione di piccole attrezzature per l’orto officinale e per il giardino.
Le azioni previste intendono incrementare la vocazione di questo luogo, legata ai temi dell’educazione ambientale (con particolare attenzione alla coltivazione e alla trasformazione delle piante officinali, dell’orticoltura e del giardinaggio di comunità), della cultura dell’ambiente e della sostenibilità, del benessere della persona e dell’inclusione della comunità e valorizzare anche il parco delle Acque Chiare, un “parco-campagna” sito al limitare della città con l’aperta campagna e porta d’accesso al Parco del Rodano.
Anche in questo caso, a partire da settembre 2021, partiranno una serie di incontri tematici semi-strutturati per co-progettare tra Amministrazione, cittadini e associazioni le attività e iniziative future da realizzare in loco.
Fanno parte dei firmatari dell’Accordo: Associazione Acque Chiare, Associazione Gramigna, Associazione culturale L’Indaco, Associazione Improjunior, Associazione Ilde, Ggev, Radici del Cielo aps, Spi-Cgil.
Volontari: Ermes Aguzzoli, Vando Cucchi, Martina Lapomarda, Claudio Massari, Olmes Nironi, Rita Piccinardi, Amos Poli.













