REGGIO EMILIA – Villa Levi è stato il luogo del cuore più votato dell’Emilia Romagna, piazzandosi al 36° posto della classifica nazionale stilata dal Fai. In tanti hanno risposto all’appello del Fondo ambiente italiano, nella decima edizione di una iniziativa sostenuta da Intesa Sanpaolo, votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. E la risposta a questa esortazione è stata davvero eccezionale: i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell’iniziativa, sono stati 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).
Se è vero che da Lombardia, Sicilia e Piemonte – le tre regioni più attive con rispettivamente 328.591, 301.826 e 241.727 voti raccolti – sono arrivate più di un terzo delle segnalazioni totali, la mappa dei siti amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti, anche in questa edizione del censimento è andata in scena una perfetta rappresentazione dell’inestimabile ricchezza culturale del nostro Paese. E, a sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie. Il primo posto, con 75.586 voti, è andato alla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
Villa Levi ha ricevuto 8.115 voti. La Delegazione reggiana del Fai potrà candidare il suo progetto al bando nazionale per un importo massimo di 10mila euro, 8mila dei quali stanziati dal Fai e da Intesa Sanpaolo, i restanti duemila resterebbero a carico dell’ente promotore. In città è molto attivo il Comitato Salviamo insieme Villa Levi, ma anche il Comune potrebbe essere partner dell’iniziativa, oltre ovviamente all’Università di Bologna, proprietaria del bene.
I beni votati in Emilia Romagna
Posizione in classifica nazionale | VOTI | LUOGO DEL CUORE |
36° | 8.115 | Villa Levi, Reggio Emilia |
47° | 6.815 | Giardino degli Angeli, Castel San Pietro Terme (BO) |
98° | 4.151 | Rocca Pallavicino Casali, Monticelli d’Ongina (PC) |
100° | 4.002 | Chiesa del Carmine, Medicina (BO) |
139° | 3.020 | Portovecchio – Zona Militare, Mirandola (MO) |
147° | 2.911 | Oratorio della Santissima Trinita’, Valsamoggia (BO) |
154° | 2.800 | Antico Stabilimento Termale, Porretta Terme (BO) |
166° | 2.602 | Complesso Monumentale di San Michele in Bosco, Bologna |
185° | 2.416 | Villa Ghigi, Bologna |
190° | 2.340 | La Rocca di Dozza e il muro dipinto, Dozza (BO) |
Villa Levi
Nata attorno alla prima metà del 1600 ma significativamente rimaneggiata tra il 1790 e il 1810 su commissione dei Besenzi, i primi proprietari. Fu l’architetto Domenico Marchelli (1785-1839) a occuparsi della ristrutturazione, introducendo il timpano che sopravanza leggermente l’edificio; è riferibile allo stesso anche la sistemazione del vasto giardino all’italiana e la realizzazione dei due edifici di servizio. Negli anni ’30 del 1800 è l’architetto Luigi Poletti (1792-1869) ad aggiungere la cupola sorretta da un colonnato circolare gigante e a lavorare al “nuovo” prospetto sud, con la creazione di un pronao colonnato e di scalinata monumentale. La villa oggi ha un’impronta che rimanda alle influenze palladiane. Passò alla famiglia Levi nel 1874; all’inizio del ‘900 sono riferibili le decorazioni interne in stile liberty. Nel 1971 divenne proprietà dell’Università di Bologna, che la destinò a sede del corso di Scienze della Produzione Animale. Dal 2011 l’Università ha chiuso i corsi della sede di villa Levi, mettendo in vendita la proprietà. L’associazione Coviolo ha promosso la raccolta voti per fermare la condizione di degrado in cui si trova la villa. Un primo spiraglio di luce sembra già essere apparso: il Comune ha infatti iniziato a trattarne l’acquisto anche a seguito della mobilitazione registrata per il censimento “I Luoghi del Cuore”.
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