CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Tutte le sigle sindacali dei vigili del fuoco (Conapo, Fp Cgil, Cisl, Uil e Federsdistat) hanno sottoscritto una richiesta al capo dipartimento e al capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco affinchè sia mantenuto per il distaccamento di Castelnovo Monti lo status di sede disagiata, da cui verrebbe escluso in base al criterio della distanza con la sede centrale, inferiore di circa 6 km dal limite minimo di 45 km.
“L’area – spiega la nota sindacale – è al momento riconosciuta disagiata per effetto dello stato di emergenza locale dichiarato a seguito di calamità naturali verificatesi negli ultimi anni, tra cui l’emergenza alluvionale del torrente Crostolo del 2024. In tal senso, abbiamo già avanzato richiesta al Comando provinciale per la proroga dello stato d’emergenza fino a ottobre 2025. Il distaccamento, attivo dagli anni ’90, opera con turni 24/72, garantendo un servizio continuativo. Questo orario è ritenuto ottimale sia per il personale proveniente da altri territori, sia per motivi di gestione logistica ed economica del Comando: consente infatti di dimezzare le sostituzioni e i viaggi del personale da altre sedi, evitando turni spezzati da 12 ore”.
Sono stati forniti all’Amministrazione i dati relativi ai criteri di classificazione delle sedi disagiate, dai quali emerge come il distaccamento di Castelnovo soddisfi pienamente tutti i parametri richiesti (numero di abitanti, tempo di percorrenza nei cambi turno, altimetria, zona climatica e assenza di una stazione ferroviaria) per lo status di zona disagiata, ad eccezione di quello sulla distanza, che appunto manca il requisito per circa 6 chilometri.
“Il distaccamento – conclude la nota – ogni anno registra in media circa 450 interventi, e rappresenta un presidio fondamentale per un’area montana estesa e complessa. La presenza stabile e motivata del personale è garantita anche grazie alla turnazione attuale, apprezzata e condivisa da tutti i lavoratori in servizio nel comando provinciale, evitando così il disagio tra il personale e avere ricadute negative sul territorio e sulle comunità locali”.