REGGIO EMILIA – In stato di agitazione, e pronti allo sciopero se nulla dovesse accadere. I vigili del fuoco reggiani iscritti al sindacato Conapo hanno detto “basta”. Nel 2025 sono già stati fatti 500 interventi in più dell’anno scorso con 50 uomini in meno. Il personale dovrebbe essere di 219 unità e siamo in 169 – dice Stefano Ambrosecchia, segretario provinciale del Conapo – La carenza è addirittura del 38% nel personale qualificato, ovvero capisquadra e capireparto.
“La situazione è insostenibile e pericolosa e incide direttamente sulla sicurezza dei cittadini e sull’efficacia del servizio di soccorso tecnico urgente”, continua il segretario, che solo negli ultimi due mesi ha inviato tre grida d’allarme pubbliche. Ma “è da luglio che segnaliamo ufficialmente la situazione al Comandante provinciale, al direttore regionale dei vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna, ai vertici a Roma. Non è giunta alcuna risposta”.
Il Conapo rappresenta circa il 50% dei vigili del fuoco reggiani. Anche la Funzione Pubblica della Cgil, qualche giorno fa, coi coordinatori provinciali Francesco Sicilia e Yuri Magnani, aveva denunciato la carenza di organico e la vetustà dei mezzi. “Prendiamo l’autoscala in dotazione al Comando – scrive la Cgil – un mezzo che è stato assegnato quando al governo c’era Romano Prodi e alla presidenza della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e che oggi viene ancora impiegato per i più disparati interventi, non ultimo l’incendio dell’Inalca”.
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