REGGIO EMILIA – Costruito negli anni ’50 il comando provinciale di via della Canalina non è più al passo coi tempi e le esigenze attuali dei vigili del fuoco. “Il problema legato a questa sede è che è una sede datata – spiega Luca Incerti, della CGIL VVF di Reggio – costruita in un’area che non era popolosa e ora lo è, in più non riusciamo a svolgere i nostri laboratori, ci sarebbe bisogno di riadeguarla in modo che fosse più aderente ai bisogni dei VVF di oggi”.
Il progetto Fire, il Centro internazionale di formazione e ricerca per la prevenzione del rischio e il soccorso pubblico che potrebbe sorgere all’interno dell’area delle ex-Reggiane rappresenta l’occasione giusta per avere una sede più efficiente. “Oggi gli allievi devono seguire il corso alle ‘Scuole Centrali Antincendi’ di Capannelle a Roma, ma Reggio potrebbe diventare anche centro di formazione” afferma Matteo Cilenti, del sindacato autonomo Conapo.
I sindacati dei vigili del fuoco sperano inoltre che con questo progetto arrivino anche nuove risorse. “La pianta organica è di 200 unità – spiega Riccardo Ribechini, della Uil VVF – ma ci sono trasferimenti e persone che seguono corsi e siamo in carenza cronica, facciamo tutti sacrifici”.
Lo scorso anno i vigili del fuoco reggiani hanno eseguito 4.200 interventi, circa 600 in meno rispetto alla media degli anni precedenti a causa del periodo di lockdown. Sono da poco arrivate poi in via della Canalina quattro unità cinofile, specializzate nella ricerca delle persone disperse. “Se nascesse una sinergia tra i vari enti, supportata su basi private- conclude Mirco Bertani della FNS CISL – si crerebbe anche un indotto notevole per la città”.
via della Canalina pompieri progetto F.I.R.E. comando vigili del fuoco










