NOVELLARA (Reggio Emilia) – Probabilmente per la prima volta nella storia, un reggiano è entrato nel corpo delle guardie svizzere che prestano servizio in Vaticano. Si tratta di David Davolio, 21 anni, papà di Novellara e mamma di Zurigo.
David ha tre passaporti: quello dell’Unione europea, quello della Confederazione elvetica e, dal maggio scorso, quello vaticano. Vestire l’uniforme disegnata a suo tempo da Michelangelo e ritoccata per l’ultima volta nel 1914 era un sogno che il giovane novellarese aveva fin da bambino: “Quando ero piccolo, mio padre mi aveva anche fatto un fotomontaggio con quell’uniforme – le sue parole – A 16 anni sono arrivato anche alla fede e quindi l’ho visto anche come un servizio per la Chiesa”.
Per l’alabardiere di Novellara non è raro prestare servizio durante le funzioni ufficiali presiedute dal Papa: “Le prime volte si prova una forte emozione – ha aggiunto David – perché comunque è una delle persone più importanti al mondo ed è seduta vicino a noi, che parla con noi. Poi, dopo un po’ diventa routine e non ci si fa tanto più caso. Questo discorso non vale solo per il pontefice, ma anche per tutte le persone influenti che lo vengono a trovare”.
David Davolio ha giurato nel maggio dell’anno scorso. Per ora non ha deciso se rimanere per sempre nelle guardie svizzere o se invece, alla fine dei primi due anni di servizio, scegliere strade diverse tornando a Novellara o a Zurigo. “Questa di sicuro è una bella fase della mia vita. Nel prossimo futuro, credo che andrò in Svizzera e lavorerò nel mondo accademico o amministrativo”.
Reggio Emilia Novellara papa francesco guardie svizzere David Daolio