REGGIO EMILIA – Nei giorni di inaugurazione del festival di Fotografia Europea, da 14 anni a questa parte la città si riempiva di persone – artisti, turisti, appassionati, curiosi – e mostrava loro il suo lato più bello. Una città viva e accogliente.
Quest’anno purtroppo, a causa di questo virus che ci confina in casa e ci ruba la socialità, non sarà così. Almeno per ora. Questo sarebbe dovuto essere il weekend inaugurale della kermesse, che avrebbe festeggiato l’importante traguardo della 15ª edizione. Era già tutto pronto, la presentazione era avvenuta a Milano l’11 febbraio scorso, il titolo scelto: “Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni” nel centenario di Gianni Rodari e Loris Malaguzzi. Di lì a poco, tuttavia, sarebbe cambiato tutto.
La Fondazione Palazzo Magnani che, in collaborazione con il Comune, organizza l’evento ha però ha deciso di lasciare spazio ad alcuni di quelli che dovevano essere i protagonisti del festival 2020. In uno dei pochi modi ora possibili: sui canali social (sul sito ufficiale e sulle pagine Facebook e Instagram). In alcuni brevi video i protagonisti raccontano il progetto pensato per Fotografia Europea, per tenere vivo l’interesse e la curiosità, e regalano un consiglio per passare un po’ di tempo durante questo periodo.
Il primo videomessaggio è quello del direttore artistico Walter Guadagnini. “Si ascoltano dischi, si vedono film e si aspetta la prossima edizione di Fotografia Europea”. Si possono vedere, inoltre, i videomessaggi dei fotografi Joan
Fontcuberta, Alex Majoli, Vittorio Mortarotti con Anush Hamzehian e Luis Cobelo. In attesa di nuove aperture, incontri, concerti e momenti di confronto.