REGGIO EMILIA – La questura e la polizia municipale hanno chiuso le indagini sul videoclip girato nel villaggio Stranieri in cui un gruppo di ragazzini – tutti vincini e senza mascherina – mostrava armi, fumava spinelli e insultava le forze dell’ordine. 45 giovani sono stati identificati, 31 sanzionati, di cui 15 minorenni. E’ scattata anche la segnalazione ai servizi sociali.
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Costerà cara la realizzazione del suo videoclip a Gani e ai ragazzi che ha coinvolto, in particolare costerà loro caro l’aver violato le misure anti Covid. La polizia di Stato e la polizia municipale hanno concluso le indagini e ora scattano i provvedimenti, 56 in totale le sanzioni amministrative, oltre a due provvedimenti del Questore e la segnalazione ai servizi sociali. Confermata la data di realizzazione del video, il 18 dicembre 2020, nella piazza principale del Villaggio Stranieri, in città. I ragazzi coinvolti avevano partecipato a un invito fatto girare sui social. Le forze dell’ordine erano intervenute su richiesta dei residenti che lamentavano un assembramento. Il lavoro di analisi del filmato poi messo in rete ha consentito di identificare in totale 45 giovani, di cui 15 minori (21 erano già stati identificati sul posto). 25 ragazzi sono stati sanzionati sia per la violazione del divieto di assembramento, con una multa di 400 euro, sia per il mancato utilizzo della mascherina, per altri 400 euro. Altri 6 sono stati sanzionati invece solo per aver violato il divieto di assembramento perché avevano la mascherina. Per i minorenni il verbale è stato notificato ai genitori, che in alcuni casi, davanti agli agenti della municipale, si sono detti sorpresi per il comportamento dei figli. Tutti sono stati segnalati ai servizi sociali e con le famiglie dei minorenni è stato avviato un percorso di recupero. Per due dei giovani coinvolti, tra cui il trapper Gani, che avevano precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono scattate misure di prevenzione: l’avviso orale del questore che intima in futuro di astenersi da comportamenti illeciti, pena la sorveglianza speciale. Visto che nel video due ragazzi maneggiavano delle pistole la squadra mobile ha perquisito le loro abitazioni, ma non sono state trovate armi. Gli investigatori dunque ritengono, sentendo anche le testimonianze dei presenti, che fossero riproduzioni, in vendita liberamente.
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