REGGIO EMILIA – La Procura reggiana ha aperto un fascicolo su Silk Faw, l’azienda sino-americana di hyper car elettriche che deve sorgere con un mega stabilimento a Gavassa e un investimento da oltre un miliardo di euro per un migliaio di posti di lavoro. Lo riporta la Gazzetta di Reggio.
L’inchiesta è in mano alla pm Piera Giannusa che ha incaricato la guardia di finanza di svolgere una serie di accertamenti di natura fiscale sull’intera operazione. Al centro delle verifiche i continui slittamenti del progetto che chiama in causa investimenti pubblici rilevanti. In particolare, la Regione che ha stanziato 4 milioni e mezzo di euro: a luglio l’assessore Vincenzo Colla aveva riunito i manager del progetto che capire i tempi di realizzazione. Da allora, nulla è accaduto.
Si apprende che il rogito per l’acquisto dei 360mila metri quadri di terreno fissato il 5 agosto è slittato di nuovo, mentre l’azienda conferma la posa della prima pietra il 5 settembre. Al momento, il fascicolo è contro ignoti. A pesare sull’intera vicenda anche la fuga dei top manager con ruoli strategici e che nei mesi scorsi avevano abbandonato il progetto.
Dal canto suo, la società conferma investimenti e l’intera operazione e ha spiegato che “i ritardi sono dovuti alla situazione geopolitica che si è determinata tra gli Usa e la Cina con un conseguente rallentamento delle procedure di trasferimento monetari”. A sollecitare l’intervento della magistratura un esposto del deputato di FdI, Gianluca Vinci.