REGGIO EMILIA – “In estate si potrà percorrere viale Ramazzini – spiega Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane – e verrà aperto il braccio storico dentro le ex Reggiane“. L’abbattimento del muro di viale Ramazzini avrà quindi delle conseguenze non solo, immediate, per i residenti della zona, ma entro i prossimi 6-8 mesi per la città intera, nel senso che modificherà, facilitandola, la viabilità della zona nord-est di Reggio verso il centro. Non è stato un percorso veloce – sono passati vent’anni dalla costruzione – ma nemmeno semplice. I residenti, riunitisi in un comitato, hanno ringraziato il sindaco Vecchi e in particolare il vicesindaco Alex Pratissoli per l’impegno degli ultimi sei di questi vent’anni, passati a cercare un contatto costante con Fer e non solo.
Il sottopassaggio ferroviario della stazione storica verrà allungato fino a piazzale Europa. Proseguiranno poi le attività legate al riuso degli immobili di via Flavio Gioia: l’ex Mangimificio Caffarri verrà destinato a ospitare il Centro di riciclaggio creativo Remida, il centro teatrale MaMiMò e la sede del Taekwondo Tricolore. E ancora, i capannoni 17 e 15 delle ex Reggiane: entro la fine del 2021 il primo diventerà sede di aziende, ordini professionali e un ristorante, per il secondo nelle parti B e C è in corso la valutazione che con tutta probabilità lo renderà sede, dall’anno accademico 2022-2023, del quarto polo universitario cittadino, tutto dedicato al digitale.
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